Antonio Lombardi, presidente dell’Associazione Costruttori Salernitani, componente del Comitato di Presidenza di CNA COSTRUZIONI NAZIONALE, nonché coordinatore campano, lancia l’allarme sulla sicurezza dei ponti in Italia.
“L’amministratore delegato di ANAS Gianni Armani, fresco di nomina – scrive Lombardi – aveva commissionato ai propri uffici, a inizio 2017, un censimento dei ponti che incrociano la rete gestita dall’azienda pubblica: oltre 27 mila chilometri di asfalto, fra Statali, autostrade, raccordi stradali e complanari. Ne hanno contati 2.994, di cui non era chiara la proprietà. Dopo un anno di indagine- fa sapere ancora Lombardi- Anas scopre che 983 sono i suoi, 586 sono di un altro gestore, ma ben 1.425 viadotti sono risultati senza un proprietario e gestore identificato e nessuno fa la manutenzione. Il 19 dicembre 2018 il Ministero dei trasporti viene ufficialmente informato.
Un ponte su quattro ha più di mezzo secolo – continua nella sua lunga nota l’imprenditore – secondo Anas, oltre il 50% delle strutture ha compiuto i 40 anni di età e quasi una su quattro ha superato i 50. Non è possibile risalire con certezza al gestore di un ponte perché nella maggior parte dei casi ha registrato passaggi di proprietà o di gestione. Se i titolari sono privati, come nel caso di Consorzi o singole società, possono subentrare contenziosi, fallimenti, decessi. Cambiano gli uomini, i riferimenti, e tutto si confonde. Nel caso di enti pubblici, le responsabilità si rimpallano davanti al Tar, e in assenza di interventi tutti confidano nella buona sorte. Il dato sconcertante – riferisce sempre Lombardi – è quello che si registra in in Campania. Il record regionale delle opere «da identificare» si trova in Campania: 307, praticamente tutte. Spicca il caso della Statale 7 bis che attraversa le province di Caserta e Napoli. Un’arteria di grande percorrenza, realizzata nel post terremoto del 1980 dalla Cassa del Mezzogiorno. Nel tratto che tocca i comuni di Orta, Gricignano e Succivo, per 13 cavalcavia «risulta un lungo rimpallo delle competenze manutentive», scrive l’Anas. Quindi, tutto fermo. Tranne le auto e i camion, che continuano a sfrecciare, ignari, sulla Statale. Bisogna intervenire e presto – conclude l’imprenditore salernitano – prima che si verifichi un’altra tragedia come quella del Ponte Morandi di Genova”.