Anche i cartoni hanno un’anima e quelli realizzati dall’azienda nocerina Formaperta di via Nazionale a Nocera Superiore hanno anche un cuore ed un nome.
Si chiamano Scorz e sono un rifugio temporaneo per senzatetto. Il progetto, presentato a Ecomondo, l’appuntamento di riferimento per la green e circular economy nell’area euro – mediterranea, svoltosi a Rimini nel novembre scorso, nasce dall’idea di Giuseppe D’Alessandro, 30 anni, di professione designer a cui durante un viaggio a Parigi, mentre si trova in metropolitana, balena l’idea di realizzare case di cartone per i senzatetto. Il primo prototipo della sua Scorz nasce però a Berlino dove trascorre sei mesi per la ricerca di tesi. In quel periodo Giuseppe D’Alessandro conosce Jasper Precht, disegnatore berlinese e inizia a fare volontariato per i senza fissa dimora di Berlino. Tornato in Italia, si laurea discutendo la tesi con il professore Alfonso Morone ed inizia a lavorare nell’azienda nocerina di Nicola Savarese che produce manufatti di cartone ondulato di alta qualità. Un materiale che si utilizza per costruire i mobili, dotato di doppio strato di pellicola impermeabile esterna che rende il rifugio anti-vento, anti-pioggia e difficilmente infiammabile.
La Scorz di cartone può resistere anche un inverno intero ed è stata volutamente realizzata per essere temporanea, affinché passi il messaggio che dormire per strada non può essere un’abitudine né la normalità. Prima di creare Scorz, Giuseppe D’Alessandro e gli amici di Napoli 2035, progetto no-profit che si propone di sensibilizzare la cittadinanza sulla condizione dei senza fissa dimora, si sono confrontati con i clochard partenopei per testare il gradimento dell’iniziativa. Lo scorso 6 gennaio in occasione dell’Epifania la consegna delle prime 40 Scorz. I moduli di cartone sono stati donati ai senza fissa dimora di via Marina e della Galleria Umberto di Napoli. Insieme con gli amici Antonio Altieri, Igor Di Mauro, Monica Minelli, Michela Sarnataro e Ilaria Feola di Somma Vesuviana, Giuseppe D’Alessandro ha realizzato il suo progetto d’amore e di solidarietà verso i più deboli.
Luisa Trezza