Cava non dimentica Nunzia Maiorano, la giovane madre barbaramente assassinata dal marito la mattina di un anno fa.
Era il 22 gennaio 2018, Salvatore Siani, noto barbiere del posto, aveva accompagnato 2 dei 3 figli a scuola ed era rincasato nella palazzina della frazione Sant’Anna di Cava dove vivevano anche i suoceri. La coppia era in crisi da tempo e la donna ormai dormiva con il bimbo piccolo di 5 anni a casa della madre. Tutte le mattine però scendeva nel proprio appartamento dove invece dormivano i figli più grandi ed il marito. Ed è li che l’uomo la ammazzò con oltre 40 fendenti. Ad assistere anche il piccolino. Un femminicidio efferato per il quale è stato già condannato a 30 anni di carcere. Ma la ferita per la scomparsa di Nunzia è ancora aperta e sanguinante e domani 23 gennaio Cava de’Tirreni si fermerà per ricordarla e soprattutto per riflettere su di una barbarie domestica affinché episodi del genere non si ripetano più. Un incontro al palazzo di città, una fiaccolata ed una Santa Messa in memoria di Nunzia. A partire dalle ore 17.00 al Comunedi Cava de’Tirreni si terrà un confronto su quella che è diventata una delle piaghe della nostra società, che non ha limiti né confini: la violenza sulle donne che troppo spesso sfocia in femminicidio. Interverranno il Sindaco Vincenzo Servalli, l’Assessore alle Politiche Sociali Antonella Garofalo, gli avvocati Elisabetta Aldrovandi e Francesco Siniscalchi. Alle 19.00 dal palazzo di città partita una fiaccolata silenziosa che attraverserà il centro storico e terminerà a San Francesco. Al termine della fiaccolata, nella chiesa di San Francesco e Sant’Antonio, alle ore 20, verrà celebrata una Santa messa in suffragio di Nunzia, testimonianza viva e dolorosa della violenza atroce sulle donne.