Senza tetto in via Castaldo, urge un aiuto durante l’abbassamento delle temperature

Un piano freddo per i senza tetto.

La dichiarazione universale sui diritti umani nel primo articolo dice: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

Ecco, lo spirito di fratellanza. Un aspetto non di secondo piano e che vorremmo fosse sempre applicato. Come nel caso dei senza tetto segnalati in via Castaldo a Nocera Inferiore, anche per costoro i diritti umani valgono e come se valgono.

È uno spettacolo surreale ed angosciante, che ci fa capire che l’intero sistema non sta funzionando come dovrebbe. Sei milioni e 742 mila sarebbero i residenti in Italia che vivono in condizione di povertà assoluta, secondo i dati pubblicati dall’ Istat nel luglio del 2017 e riferiti all’ anno 2016. Si stima, inoltre, che il 30% di coloro che risiedono nel nostro Paese sia a rischio di povertà o esclusione sociale, registrando un peggioramento rispetto al 2015 quando tale quota era pari al 28,7% (Istat, dicembre 2017).

Dopo la segnalazione si chiede, all’amministrazione comunale di Nocera Inferiore, di attivare le misure del cosiddetto “piano freddo”, che prevede il potenziamento dei posti letto a disposizione per i senza fissa dimora e l’attivazione di un numero per le segnalazioni di persone in difficoltà.

Il piano freddo offre accoglienza notturna in luogo protetto a tutti coloro che sono costretti a dormire in strada nelle notti invernali. É prevista l’accoglienza anche nelle ore diurne all’interno delle strutture, limitatamente ai periodi di neve e freddo intenso, definito da un’allerta della Protezione civile. Oltre ai posti letto, sono previsti numerosi altri servizi offerti prevalentemente dal volontariato, quali distribuzione di coperte, sacchi a pelo, bevande calde e generi di conforto a cui si aggiunge la somministrazione di pasti presso le strutture del piano freddo.Il Piano è gestito in collaborazione con le associazioni e organizzazioni del territorio che mettono in rete le proprie disponibilità e i propri servizi. Nel piano freddo, soprattutto in caso di nevicate abbondanti, ghiaccio e temperature molto rigide, può essere molto complicato per gli anziani che vivono soli e che rischiano lunghi periodi di isolamento.

Sonia Angrisani

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