È il 7 maggio del 1983, quando questa torbida storia ha inizio, in un caldo pomeriggio d’estate qualcuno citofona a casa Gregori, a rispondere è la stessa Mirella che all’inizio non capisce bene di chi è la voce al di là del citofono.
Dopo una breve esitazione la quindicenne dice alla madre che a citofonare è stato un suo vecchio amico delle scuole medie “Alessandro”, che la vuole salutare. Da quel 7 maggio dell’83 Mirella non è più tornata a casa. La polizia inizialmente ha archiviato il caso dicendo alla famiglia, che non si doveva preoccupare, perché quasi sicuramente si trattava di un allontanamento volontario, ( come movente diedero l’ allontanamento per amore) e che quasi certamente la ragazza dopo qualche giorno sarebbe riapparsa.
Passano esattamente 47 giorni ed a sparire nel nulla questa volta è un’altra quindicenne Emanuela Orlandi cittadina vaticana, figlia di Ercole Orlandi messo pontificio, inghiottita nel nulla dopo aver frequentato una lezione di musica sita in un edificio in piazza Sant’ Apollinare. La ragazza è stata vista dalle sue amiche di musica per l’ultima volta alla fermata dell’autobus, avvicinata da una strana ragazza dai capelli ricci mai identificata. La scomparsa della Orlandi si differenzia da quella della Gregori , perché quel 22 giugno accade un’ episodio insolito. Sappiamo cosa è successo perché è stata la stessa Emanuela in una telefonata fatta da una cabina telefonica posizionata all’interno della scuola di musica ad avvertire sua sorella minore Cristina. Nell’ultima telefonata Emanuela racconta a quest’ultima di essere stata fermata da un uomo che le ha proposto di vendere dei cosmetici della marca Avon ad una sfilata delle sorelle Fontana per la cifra di 350.000 lire (una somma molto elevata per svolgere del semplice volantinaggio). La sorella Cristina insospettita le consiglia di tornare a casa e non accettare l’offerta.
Non si sa di preciso cosa è realmente accaduto nelle successive ore. Dopo la lezione di musica Emanuela insieme ad altre ragazze del suo corso di flauto traverso e canto corale si sa che si sono incamminate verso la fermata dell’ autobus. Mentre le amiche riescono a salire sull’ autobus, Emanuela vedendolo troppo affollato decide (stranamente) di aspettare il successivo autobus. Da allora anche della Orlandi si sono perse le tracce. Inizialmente i due casi non furono associati tra loro, siccome le due ragazze vivevano in due zone differenti della Capitale. È stato il settimanale Panorama per la prima volta ad accomunare le due vicende, che in comune hanno una foto, dove sono ritratte con il Papa Giovanni Paolo II . Da allora anche l’attentatore del Papa Ali Agca per anni ha sostenuto l’ipotesi che le due ragazze sono state rapite per essere usate come merce di scambio per il suo rilascio (ipotesi senza fondamento). Da allora sono passati trentacinque anni di depistaggi, false piste e soprattutto false speranze per le famiglie. I casi per insufficienza di prove certe e concrete sono stati archiviati una prima volta negli nel 1997 dal pubblico ministero Margherita Gerunda e nel 2015 dal gip Giovanni Giorgianni, perché nonostante le indagini e nuovi personaggi entrati nella oscura trama, gli inquirenti non hanno mai trovato prove certe che potessero far luce su uno dei più oscuri e torbidi casi di cronaca nera italiana. Lunedì 27 ottobre 2018 all’improvviso si sono riaccese le speranze su queste due scomparse. Durante dei lavori di ristrutturazione per sostituire un pavimento di un seminterrato di Villa Giorgina sede da molti anni della Nunziatura presso lo stato italiano, sono stati ritrovati dei resti ossei di due persone , di cui uno appartenente ad una donna. Immediatamente la Gendarmeria Vaticana ha informato la polizia scientifica italiana, che ormai da giorni ininterrottamente lavora sui frammenti ossei per scoprire la verità. Gli inquirenti hanno fatto sapere che per scoprire a chi appartengono i resti ossei bisogna aspettare dai 60-80 giorni. Nel frattempo, la Santa Sede fa sapere che negli anni 60 nello stabile viveva un custode la cui moglie è sparita all’ improvviso. Da indiscrezioni trapelate si dice che i due coniugi avevano frequenti litigi, e che un giorno improvvisamente la moglie del custode sparì nel nulla.
Chiara Ruggiero
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