Nocera Inferiore laboratorio politico in anteprima nazionale.
È da anni che questa “moda” caratterizza la politica nostrana.
Prima c’erano i partiti dei due circoli sociali di Nocera Inferiore, poi si formarono i partiti di tre ristoranti: quello di un noto locale di via Nicotera, quello di un famoso ristorante di Cicalesi e quello di Piedimonte.
Il Partito del bar è stato, per un periodo, limitato ai pensatori dell’aperitivo a mezzogiorno o come precursore della riunione al ristorante. Solitamente gli incontri avvenivano in due bar di piazza Municipio. Oggi si vede che con la crisi i ristoranti sono più costosi, ai circoli sociali partecipano sempre meno persone e quindi il bar consente con un euro di poter immaginare i futuri destini, ovviamente propri e non della città.
Le riunioni da “quattro amici al bar” costituivano inizialmente l’alcova degli oppositori, ma non quelli del consiglio comunale, bensì coloro che il tempo ha cancellato dalle assise o che non vi sono mai entrati. Eppure, costoro, passavano per grandi esperti di politica.Tanto esperti da essere fuori da qualsiasi gioco politico. Ma la notizia non è questa.
Quello che cambierà il mondo politico locale e che farà capovolgere gli equilibri anche a livello nazionale, è il nascente Partito del bar. Tutti vi partecipano, da destra a sinistra, mancano solo i cinque stelle. La funzione del nuovo movimento è abbastanza semplice, basta sedersi ed ordinare un caffè che, immediatamente, scatta il tesseramento: aperto tutto l’anno. I temi che vengono affrontati sono diversi e di grande spessore. Gramsci, De Gasperi, Berlinguer, Almirante, Marx? Il principale argomento è l’amministrazione comunale ed il sindaco che ne guida le sorti. Proprio in queste riunioni fuoriescono le migliori soluzioni per la città, cose che al Comune non riescono a partorire e che non immaginano nemmeno. Solo qui, nell’Agorà di Nuceria, o meglio, nell’Agobar, le menti del Pdb, contribuisco al futuro del paese. Che si arrendano gli attuali amministratori, sindaco ed assessori, poiché essi non si nutrono delle lezioni di sopraffina politica che il Pdb dispensa tutti i giorni. Ma tutto questo sapere, questa canoscenza, dovrebbe approdare al Comune, dovrebbe candidarsi alla guida della città. E allora, perché non candidarsi alle prossime elezioni? Il Pdb potrebbe essere la vera soluzione politica per la nostra città e quando accederà agli scranni consiliari, risolverà tutti i nostri problemi.
Forza, Pdb!
Redazione
gc