Sindaci, assessori e funzionari, nei guai.
La procura di Nocera Inferiore ha chiesto che vengano processati 18 tra sindaci e assessori comunali e tre funzionari, per la nomina di Pasquale Prudenzano a coordinatore del Piano di Zona e per successive decisioni.
La vicenda risale al 2012 e sott’inchiesta è finito il coordinamento istituzionale. Tutto inizia con la nomina del nocerino Prudenzano a coordinatore del Piano di zona, secondo il pm Ernesto Caggiano, bisognava sceglie per tale incarico prima tra i dirigenti comunali dei comuni che facevano parte del Piano, poi tra i funzionari e se non vi fosse stato nessuno, si sarebbe passati ad una scelta all’esterno degli enti con maggiori oneri per il Piano di zona. Invece, sarebbero stati saltati questi due passaggi nominando direttamente Prudenzano, che non aveva i requisiti, pur se c’erano tra i dirigenti persone qualificate a ricoprire quel ruolo. Come se non bastasse, l’incarico fu anche prorogato e quando anche la proroga finì, il funzionario del comune di San Valentino Torio, Gennaro Basile, subentrato a Prudenzano, lo nominò consulente alla rendicontazione con un incarico di 6.000 euro. Procedure che integrerebbero un abuso d’ufficio.
L’anno scorso avevano ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini a carico del presidente nel 2012 e allora sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e il suo vicesindaco dell’epoca, Cristoforo Salvati. Tra i 21 indagati che ricevettero l’avviso di conclusione indagini anche altre nomi noti che nel 2012 svolgevano ruoli pubblici come gli assessori dell’epoca Sebastiano Odierna e Antonio Russo di Sarno e il sindaco sarnese Amilcare Mancusi; il primo cittadino di Corbara Pietro Pentangelo; il sindaco rocchese Andrea Pascarelli e la referente del Comune di Roccapiemonte, Assunta Torino; il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Nunzio Carpentieri e il suo vice Antonio La Mura; il sindaco di San Marzano sul Sarno Cosimo Annunziata e il suo assessore Michele Franza; l’allora sindaco di Angri, Pasquale Mauri; l’ex sindaco Franco Longanella e l’allora assessore Raffaele Sellitto di Castel San Giorgio; l’ex sindaco Felice Luminello, gli ex assessore Michelina Baldi e Teresa Vastola, l’ex funzionario Gennaro Basile del Comune di San Valentino Torio (quest’ultimo poi eletto consigliere comunale a Sarno); e la funzionaria nocerina Maria Grazia Lombardi.
All’epoca era in corso una battaglia politica tra amministratori legati al centrosinistra, il gruppo che si rivedeva nelle posizioni politiche del centrodestra di cui era all’epoca egemone il parlamentare Edmondo Cirielli sostenitore di Prudenzano e Aliberti che invece voleva in quell’incarico Porfidio Monda. Lo scorso agosto, la Corte dei Conti aveva condannato per danno erariale Aliberti, Immacolata Di Saia (ex segretaria generale del Comune, scafatese) che dovranno rimborsare ciascuno 6812 euro ciascuno; 1.400 euro cadauno dovranno pagare Mancusi, Carpentieri, Annunziata e Pentangelo; 850 per ognuno di Odierna, Torino, Sellitto e Vastola. Per i giudici contabili, i politici non verificarono se ci fossero dirigenti interno ai Comuni che potevano ricoprire l’incarico di Prudenzano, in più la Di Saia non avrebbe segnalato l’irregolarità della procedura a chi ha assunto la decisione di nominarlo coordinatore del Piano di zona.
Va ricordato che questa nomina è stata dichiarata già illegittima dal tribunale di Nocera Inferiore. Gli indagati dalla procura e i condannati dalla magistratura contabile hanno sempre respinto ogni accusa e, per la sentenza del danno erariale è stato annunciato il ricorso al secondo grado di giudizio.