Inquinamento Sarno, il Comitato: “Denunciare tutti i sindaci delle città attraversate dal fiume”

Parola d’ordine “disinquinamento”.

Il Comitato per la salute denominato “La fine della vergogna”, giovedì scorso in un incontro, ha ancora una volta ribadito di non avere velleità o strumentalità politiche. Una puntualizzazione fatta per sgombrare qualsiasi dubbio sulle iniziative dei propri membri, una su tutte: l’esposto denuncia presentato in Procura, atto ad accertare le responsabilità degli autori degli sversamenti illeciti nel torrente Solofrana, e verso chi abbia omesso di effettuare gli opportuni controlli su quanto da decenni sta accadendo. Gli aspetti emersi dalla riunione di giovedì sono essenzialmente due: denunciare tutti gli 11 sindaci delle città attraversate dal fiume Sarno e completare il collegamento fognario a Nocera Inferiore.

Nell’ultimo incontro era presente l’attivista di Mercato San Severino Michele Buscè che ha inquadrato il problema inquinamento con un esempio molto calzante: “Il Solofrana uccide l’ecosistema su più livelli, anche a Nocera Inferiore. Questo serpente, un animale sofferente e che ha diritto alla vita e noi dobbiamo salvarlo da questa sofferenza, ha la testa a Solofra e la coda a Castellammare/Torre Annunziata ed una coda marina che coinvolge tutto il Golfo di Castellammare”. Un punto che ancora molti non comprendono e secondo Buscè, non può esserci messa in sicurezza che tenga se prima nel fiume Sarno non ci nuotano trote e gamberetti. In primis ciò che viene evidenziato è il disinquinameto delle acque e il problema va affrontato in quota parte a Solofra, Montoro e Mercato San Severino.

Il Comitato ribadisce che bisogna lavorare non solo sul Solofrana, ma anche sul Cavaiola. Quest’ultimo una cloaca a cielo aperto con scarichi ancora da chiudere. In effetti Nocera Inferiore vede il congiungimento dei due torrenti nell’Alveo comune nocerino e ciò amplifica maggiormente lo stato di inquinamento della zona attraversata e del fiume Sarno. Durante la riunione, la lettura di diversi dati da parte di esperti, ha solo confermato che la situazione è allarmante, in particolare l’incidenza di questo status sulla salute dei cittadini. Il Comitato fa sapere di aver diffidato il sindaco di Nocera Inferiore “a compulsare ogni attività diretta ad eliminare il problema, quindi al completamento della rete fognaria, alla verifica sugli sversamenti illeciti, a porre in essere opere di riqualificazione del canale fluviale”.

L’inquinamento del fiume Sarno e dei tributari Solofrana e Cavaiola è una vicenda che dura da 40 anni. Il Comitato, consapevole di tale aspetto, fa sapere che non si riesce più a tollerare lo scaricabarile tra i diversi enti, Regione, Genio civile, Consorzio di bonifica ed aggiunge: “Ciò non sminuisce l’autorità ed il ruolo del sindaco e dei sindaci che sono custodi del territorio”.

gc

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