Fiume Sarno, inquinamento: una emergenza che dura da molti anni

Si alza l’attenzione sullo stato del fiume del popolo dei Sarrasti.

Il fiume venerato come un dio e che per la sua morfologia divide l’ager Nucerinus dall’ager Pompeianus, un tempo navigabile e pulito, passa alla storia contemporanea come uno dei più inquinati al mondo, anzi il più inquinato d’Europa come scritto su Wikipedia. Una definizione ingiusta, ma che per lo stato in cui versa è aderente alla realtà. Il Sarno nasce pulito e pulito attraversa la città sarrasta, ma appena fuori da essa le cose cambiano. Inquinamento è la parola che meglio ne descrive il degrado, una situazione che dura però da circa 40 anni. Ultimamente un comitato di Nocera Inferiore, costituito da varie associazioni, ha consegnato un esposto in Procura e in questi giorni anche una troupe di Sky si è interessa al problema. L’area che attraversa il Sarno è ormai definita dagli scienziati “Pentagono della morte” secondo uno studio del 2012 dell’Università di Salerno e che la nostra testata più volte ha citato.

Siamo nel 2018 e dopo sei anni ancora nulla si è mosso. Cosa dovrebbero pensare i Sarrasti della Longola di Poggiomarino del loro fiume Sarno? Popolo che ha dato il là a tutto quello che oggi conosciamo come Valle del Sarno e Agro nocerino – sarnese e che ha caratterizzato la nostra storia. La politica cosa sta facendo di concreto? Ultimamente, sull’inquinamento del fiume Sarno, il Questore della Camera Edmondo Cirielli ha presentato un’interrogazione al Parlamento, il Movimento Cinque Stelle lo ha fatto già nella scorsa legislatura, ed il gruppo dei Francescani secolari un dossier recentemente all’attuale ministro dell’Ambiente Costa. Insomma, lo Stato sa! Quindi bisogna solo agire, bisogna intervenire sul disinquinameto. Questo è quello che la gente vuole! Cose pratiche.

Giuseppe Colamonaco – RTAlive

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