Tutti assolti.
I giudici del Tribunale di Salerno hanno assolto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riguardo al processo sul caso Crescent.
Assolti tutti i 22 imputati, con la formula: il fatto non sussiste, ossia le accuse erano del tutto infondate. Questa sentenza evita al governatore della Campania le forche caudine della legge Severino: l’assoluzione non fa scattare la legge in questione.
Aula piena in attesa della sentenza, presenti il sindaco di Salerno Napoli, molti consiglieri comunali e l’assessore Mimmo De Maio che alla lettura della sentenza ha abbracciato proprio il primo cittadino di Salerno. Presenti anche molti attivisti del M5s, delusi dalla decisione del tribunale. De Luca è stato avvertito dell’esito della sentenza dai suoi legali, ai quali ha espresso tutta la sua soddisfazione. Presente anche il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, storico amico e collaboratore del governatore, uno dei due nomi assieme a quello dell’assessore regionale Franco Roberti, che in caso di condanna di De Luca, lo avrebbero sostituito alla guida della Regione, in ottemperanza alla legge Severino.
La sentenza è stata letta dal presidente Vincenzo Siani dopo circa 8 ore di camera di consiglio.
L’ex sindaco era accusato di falso ideologico, abuso d’ufficio e reati urbanistici. La Procura aveva chiesto 2 anni e 10 mesi di reclusione.
I 22 assolti: il governatore Vincenzo De Luca, i consiglieri regionali Luca Cascone, Vincenzo Maraio, Francesco Picarone e Aniello Fiore, il vicesindaco di Salerno, Eva Avossa, l’assessore comunale Domenico De Maio ed il consigliere comunale Ermanno Guerra. Tutti, all’epoca dei fatti, erano in Giunta a Salerno. Assolti, tra gli altri, anche i costruttori Eugenio Rainone e Rocco Chechile.
Redazione