Schiuma ed acque nere nel torrente Solofrana: servono controlli e soluzioni

Sui social i video degli sversamenti.

È ancora la rete a consegnare le inquietanti immagini del torrente Solofrana, la schiuma e le acque nere, sono il commento più forte che ci possa essere. Nel territorio tra Solofra e Montoro la schiuma discende lungo il corso del Solofrana, il video pubblicato su facebook ne testimonia l’abbondante presenza. Mentre in un secondo video di Mercato San Severino, viene ripreso lo scarico del depuratore di Costa: ancora una volta si registra la presenza di acque nere e torbide.

Tutto questo è accaduto nel tardo pomeriggio di oggi, quando durante la pioggia caduta in abbondanza, sono stati ripresi tali sversamenti. Ecco, sempre quando piove e non è la prima volta che accade. In effetti un fenomeno che si ripresenta da anni e in queste ultime settimane ha raggiunto il suo acme.

La gente è stanca di vivere nelle vicinanze di torrenti inquinati e il Solofrana, affluente del fiume Sarno, resta il principale corso d’acqua che più di altri in Campania e forse in Italia, detiene il negativo record di inquinamento. I comitati civici più volte hanno sottolineato il problema a vari livelli istituzionali, ma ancora si attendono i dovuti provvedimenti. Solofrana e Cavaiola sono vicende che si trascinano da anni, già dagli anni’ 80: purtroppo da allora ad oggi nulla è stato concretamente fatto. Esiste a livello regionale il progetto del fiume Sarno, ma ancora non sono iniziati i lavori. La situazione è comunque critica ed i cittadini irpini e dell’Agro nocerino protestato per questa condizione di vivibilità ormai ridotta ai minimi termini.

Nell’attività di studio svolta dall’Università di Medicina di Salerno nel 2012, “Environmental Pollution Effects on Reproductive Health, Clinical, Epidemiological Study in Southern Italy”, viene confermata la prevalenza di malformazioni in siti altamente inquinati. Le città prese in considerazione in quest’attività sono quelle situate in una zona definita dai ricercatori “Pentagono della morte”: l’area comprende 39 comuni della provincia di Salerno, che si estendono nel bacino idrografico del Sarno.

Giuseppe Colamonaco

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