Questa mattina, al Comune di Nocera Inferiore sarà presentato l’accordo siglato con Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria in Italia.

Tra le diverse iniziative, ci sono due che meritano attenzione. La prima riguarda il nuovo accesso alla stazione ferroviaria da via Astuti. In pratica, non sarà più necessario per chi viene da via Rea o da via Napoli, Cicalesi e Merichi fare il cavalcavia e raggiungere via Roma per poi arrivare allo scalo ferroviario. A beneficiarne saranno i residenti ma anche le centinaia di studenti che frequentano istituti superiori di via Napoli e di Cicalesi. Il nuovo passaggio servirà non solo per raggiungere la stazione ma anche via Nicola Bruni Grimaldi, ricucendo in parte la città tagliata in due da oltre 170 anni. Ci sono poi i lavori di riqualificazione dei sottopassi ferroviari di via Martinez y Cabrera – via Vico e di via Bosco Lucarelli.

Questi sono un primo risultato anche se dietro l’angolo c’è un piccolo sogno, quello ricordato da Salvatore De Napoli su La Città di sabato scorso, la costruzione sulla linea principale Napoli-Salerno (via Nocera e Cava, detta anche linea storica) di una stazione ferroviaria all’altezza dell’ospedale di Nocera inferiore, in modo da servire la struttura sanitaria più importante a sud di Napoli, frequentata da un notevole bacino di utenza e che potrebbe tornare utile anche ai residenti di Casolla, Pietraccetta, Piedimonte, Grotti, Porta Romana e agli utenti del tribunale di Nocera Inferiore e dell’Asl di via Federico Ricco. Costruire la nuova stazione realizzerebbe di fatto una metropolitana leggera che collega diversi punti da Camerelle a Pagani, senza impegnare grandi risorse economiche.

Dalla stazione nei pressi dell’ospedale si potrebbe poi raggiungere a piedi quella di Nocera Mercato (100-200 metri di distanza) sulla linea che va a Codula -Mercato San Severino e in futuro all’università di Salerno. Nel frattempo, potrebbe essere riattivata, con non grande spesa, anche la stazione di Nocera Piedimonte alle spalle del tribunale di Nocera Inferiore) sulla linea per Codola creando un vero e proprio anello ferroviario.