Tentò di estorcere denaro ad un altro imprenditore, arrestato

Tentata estorsione ai danni di un imprenditore, finisce agli arresti domiciliari il cinquantanovenne Luigi Garmiele di Sarno.

Grazie alle indagini dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la procura di Nocera Inferiore, agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi, il sostituto procuratore Ernesto Caggiano ha ricostruito una vicenda complessa, maturata in un clima di omertà diffusa. In base al sapiente lavoro dei militari dell’Arma si riusciti a dipanare una matassa complicata attraverso l’esame di testimoni, con riscontri investigativi natura tecnica e tradizionali.
L’inchiesta nasce da una serie di querele sporte dall’imprenditore sarnese M.F. contro Garmiele. I due erano stati soci dal 2015 al dicembre 2016 poi avevano chiuso la società e M.F. aveva aperto un’altra ditta, di cui è amministratore il figlio e nel quale aveva investito parecchi suoi soldi.
Da quest’azienda, il cinquantanovenne indagato pretendeva duemila euro al mese, senza averne titolo. A dicembre, M.F. denunciò che Garmiele gli aveva rivolto diverse minacce, sia lui personalmente sia attraverso altre persone: pretendeva denaro sotto forma di partecipazione agli utili della società della persona offesa pur non avendo avuto e non avendo nessun ruolo nell’impresa. A novembre scorso, come racconta l’imprenditore preso di mira, Garmiele lo avrebbe minacciato da andare in un’azienda per bloccare la merce destinata alla ditta della vittima.
A novembre del 2017, secondo la persona offesa, mentre si trovava all’interno azienda, l’indagato avrebbe aggredito un suo dipendente che confermò l’episodio. Nel dicembre successivo, altri episodi tra cui una violenza privata all’interno degli uffici di M.F. e un danneggiamento della sua auto parcheggiata nell’azienda per mano di persone vicino all’indagato. Pochi giorni dopo, ignoti esplosero colpi di arma da fuoco verso l’abitazione di M.F.
A maggio scorso una nuova denuncia: la vittima sostiene di essere stato la sera prima a bordo della sua auto insieme a una persona, che poi ha confermato l’episodio, quando vide l’indagato estrarre una pistola dalla felpa e rincorrerlo fino a quando la vittima, per paura era andato dai carabinieri.
Le minacce sarebbero arrivate anche tramite Facebook con una moto con una didascalia «Stai attento che se corri così puoi farti male cadendo e poi dai la colpa a me. Parassita». Non è stata trovata la pistola con la quale sarebbero state commesse due minacce.
Il gip Leda Rossetti ha ritenuto che sono veritieri gli episodi contestati al cinquantanovenne e ha considerato che potessero ripetersi, ordinandone la custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Garmiele è un imprenditore di abbigliamento con ditte in Romania. E’ noto per essere stato coinvolto nell’indagine “Last Day” sulla banda di rapinatori di portavalori che agiva sull’asse Foggia Salerno, dalla quale accusa, però, è stato assolto a fine del mese scorso.

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