Ludopatia, i dati impressionanti nel Salernitano. L’Agro primo per cause

Purtroppo, la ludopatia si va diffondendo in modo che sembra inarrestabile. Due articoli di Salvatore De Napoli per La Città tracciano un quadro desolante della situazione, con il racconto di alcuni casi, dell’iniziativa dell’Udicon e anche le cause vinte di risarcimento danni.

1) il fenomeno, i casi umani e l’iniziativa dell’Udicon
” L’Italia è il paese dove si stampano il 20% dei biglietti gratta e vinci di tutto il mondo, e Salerno è una delle prime città per ludopatia. Per contrastare questo tristissimo primato parte proprio da Salerno una raccolta firme contro la possibilità di installare Atm (i bancomat) nelle rivendite di tabacchi in Italia. Nei 15mila tabaccai italiani, per i possessori di una carta di credito sarà possibile prelevare fino a 150 euro al giorno, senza pagare commissioni. Un servizio che significa favorire di fatto pure il prelevamento di denaro contante per acquistare gratta e vinci e lotterie varie. Un pericolo avvertito particolarmente a Salerno e nella sua provincia, dove la ludopatia raggiunge limiti preoccupanti e dove sono numerose le famiglie finite sul lastrico. Tra gli ultimi casi più eclatanti ci sono quelli di un operaio separato di Battipaglia che ha ammesso al suo avvocato di non poter pagare l’assegno di mantenimento ai figli perché giocava tutto con i gratta e vinci dicendogli: «Avvocato, più perdo e più mi diverto».

Ad un altro legale, una barista di Salerno ha ammesso di giocare gran parte del stipendio all’interno del bar dove lavora. Una cinquantenne separata, inoltre, gioca tutti i soldi che il marito le passa per sostentamento suo e dei suoi figli. Una battaglia che parte da Salerno contro gli Atm nei tabaccai non solo per evitare un’impennata negli acquisti di gratta e vinci e lotterie varie ma che potrebbe essere utile anche per contrastare altri tipi di gioco. In molti di questi esercizi, infatti, sono installati le “macchinette mangiasoldi”, quelli che un tempo erano chiamati videopoker, e che ho oggi sotto varie forme, pur essendo collegati ai Monopoli di Stato, rimangono apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo che finiscono per rovinare tanti giocatori incalliti. E dietro il noleggio di queste macchinette, non sempre tenute in modo legale o collegate ai Monopoli, ci sono le organizzazioni criminali che utilizzano i proventi per finanziare traffici illegali. Per dare una misura del problema ludopatia, basta esaminare i dati ufficiali: nel salernitano solo per i giochi legali ogni residente spende in media 700 euro l’anno, e i gratta e vinci e lotterie prendono dalle tasche dei salernitani mediamente 150 euro ad abitante.

A raccogliere la sfida contro la ludopatia, da anni, è l’Udicon, associazione di consumatori il cui responsabile provinciale nel salernitano è l’avvocato Romano Ciccone. Proprio l’Udicon, alla presenza del presidente nazionale, Denis Nesci, ha presentato ieri a Salerno la raccolta firme in Italia contro gli Atm nelle tabaccherie. «Attivare questo servizio dentro i tabaccai che vendono gratta e vinci o, in generale, fanno giocare le persone alle lotterie istantanee potrà indurre i consumatori ludopatici ad ulteriori rischi inconsapevoli, vista la loro malattia – ha ribadito Nesci -. Non condividiamo questa politica di business, perché di questo si tratta». «Trasformare i tabaccai in bancomat equivale a mettere la benzina vicino al fuoco – ha affermato Ciccone – Nel 2017 il business d’azzardo ha mosso circa 90 miliardi di euro, impoverendo e spesso distruggendo famiglie, illudendole con pubblicità ingannevoli». I pool di avvocati dell’associazione ha raccolto a Salerno e non solo diverse storie di ludopatici rovinati e hanno già attivato la via giudiziaria per recuperare parte dei soldi spesi, ottenendo già numerosissime sentenze favorevoli, per l’acquisto di alcuni gratta e vinci. Ora la nuova battaglia contro gli Atm nelle tabaccherie per evitare che tante persone possano cadere in quella che potrebbe configurarsi come una trappola”.

2) le cause vinte di risarcimento danni

Sono oltre 200 le cause intentate e per la stragrande maggioranza già vinte solo dal gruppo di avvocati dell’Udicon di Salerno che hanno portato alla restituzione di quando indebitamente percepito per la vendita diversi Gratta e Vinci. Il gruppo di avvocati coordinati da Raffaele Ciccone ha patrocinato un centinaio di cause per acquirenti residenti nell’Agro nocerino, una cinquantina a Salerno città e altrettanto nella Valle dell’Irno. Il principio sollevato dai legali dell’Udicon contro le lotterie nazionali riguardava in alcuni casi la mancata pubblicazione della possibilità di vincita sul tagliando. Per il giudice che ha emesso una delle sentenze vanno sempre fornite ai «giocatori informazioni rilevanti per la loro salute al momento in cui si apprestano a giocare, mediante l’adozione di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza della pratica di giochi con vincite in denaro che devono figurare sulle schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi, nonché le relative probabilità di vincita». In quest’ultima sentenza, il giocatore ricorrente, residente nella Valle dell’Irno, ha ottenuto il risarcimento del prezzo pagato per 119 gratta e vinci da cinque euro, di 53 da venti euro, di 33 da dieci euro, per un totale di 2.170 euro più spese e interessi. «Nonostante queste sentenze ci sono ancora lotterie tra cui quella denominata “500 milioni super Cash” che viene commercializzata nonostante manchino le diciture che indicano la probabilità di vincita, violando il decreto Balduzzi – ha affermato l’avvocato Ciccone – . Ecco perché ne abbiamo chiesto al tribunale di Roma, il ritiro da tutto il mercato nazionale con un ricorso presentato contro Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ,il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le lotterie nazionali srl».

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