Luce e gas, tra aumenti e bonus

Dal 1° luglio 2018 il Bonus Luce e Gas: scattati i nuovi aumenti sulle bollette, una spesa crescente di circa il 6,5 per cento per l’energia elettrica e l’8,2 per cento per il gas naturale.

A comunicarlo è stata l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente. La stessa che, nel Rapporto annuale “ll bonus sociale elettrico e gas: stato di attuazione per l’anno 2017” ha spiegato come sia aumentata la platea dei beneficiari del Bonus Luce e Gas per le famiglie a basso reddito, ma al tempo stesso, la percentuale di chi ne usufruisce rispetto a chi ne avrebbe diritto è molto bassa.

Secondo le associazioni dei consumatori non si sarebbe fatto abbastanza per informare i cittadini della possibilità di chiedere il Bonus, che sarebbe in realtà di tre tipi:Bonus Luce, Bonus Gas, Bonus Acqua.

Bonus luce
Si tratta di uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico o numerose e alle famiglie in cui è presente un componente con grave malattia. I Requisiti per il bonus luce sono: disagio economico per famiglie con ISEE non superiore a 8.107,5 euro o per famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro, riguarda anche chi, a causa di grave malattia, è costretto a usare apparecchiature mediche alimentate con l’energia elettrica (elettromedicali) indispensabili per il mantenimento in vita.

A ammonta in caso di disagio economico, il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica. Per l’anno 2018 valgono i seguenti valori:

Famiglia formata da 1-2 componenti € 125

Famiglia formata da 3-4 componenti € 153

Famiglia formata da oltre 4 componenti € 184

E’ possibile utilizzare un unico modulo (modulo A) per richiedere sia il bonus elettrico che gas per disagio economico. La domanda va presentata presso il Comune di residenza o presso CAF utilizzando gli appositi moduli disponibili qui

Il bonus elettrico viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un’unica soluzione, ma suddiviso per i 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Ogni bolletta riporta una parte del bonus relativa al periodo cui essa fa riferimento. In caso di grave malattia, non serve avere un Isee basso ma si ha diritto al bonus con qualsiasi reddito. Per richiederlo occorre presentare una serie di documenti presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) o presso un CAF. Il valore del bonus per disagio fisico è articolato in 3 livelli che dipendono da: potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo giornaliero di utilizzo. L’assegnazione ad uno dei tre livelli è calcolata dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni sulla base di quanto certificato dalla ASL. Anche in questo caso il bonus viene scontato sulle bollette, per 12 mesi.

Il bonus gas, come per quello elettrico, è uno sconto sulla bolletta dedicato alle famiglie in condizione di disagio economico e alle quelle numerose.

“Ogni nucleo famigliare, che abbia i requisiti può richiedere per disagio economico sia il bonus per la fornitura elettrica che per la fornitura gas. Se in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il bonus per disagio fisico, la famiglia può richiedere anche questa agevolazione” si legge sul sito dell’Arera.

Ne hanno diritto le famiglie con ISEE non superiore a 8.107,5 euro o quelle numerose (con più di 3 figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro.

La domanda va presentata presso il Comune di residenza o presso un CAF presentando gli appositi moduli.

Dal 1° luglio 2018 inoltre è possibile richiedere anche il bonus acqua sempre compilando il modulo A nell’apposita sezione. In questo modo si compila una sola volta la domanda di ammissione allegando i documenti necessari da consegnare in Comune o al CAF.

Attenzione perché il Bonus Luce e Gas vale solo per 12 mesi. Due mesi prima della scadenza di questi, è necessario presentarsi per fare domanda di rinnovo, altrimenti scade.

Sonia Angrisani

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