«Basta con allarmismi ingiustificati, messi in campo da chi ha sconosciuti interessi».
E’ su tutte le furie, Gianluigi Esposito, titolare di uno dei ristoranti di via Di Mezzo e, soprattutto, presidente dell’associazione Movida Angrese che riunisce operatori della ristorazione e di altre attività del centro storico di Angri, dopo i ripetuti post pubblicati sui social network per dipingere come un far west via di Mezzo e in generale il centro cittadino. «Dopo la rissa del 18 luglio scorso – afferma Esposito – si è scatenata una guerriglia mediatica tramite social da parte di alcune persone, pochi quelli che abitano ad Angri, definendo una terra di nessuno quest’area, dove la gente ha paura di uscire la sera. Una bugia clamorosa che serve a qualcuno per avere visibilità personale, fino a strumentalizzare un unico episodio accaduto due settimane fa per dire che praticamente ogni sera si verificano risse dove spuntano coltelli. Questa è una becera notizia, un falso clamoroso che, e non riesco a capire perché e come trovi spazio su alcuni organi di informazione che acriticamente trascrivono post da Facebook».
Esposito aggiunge: «Abito da 44 anni a via Di Mezzo e qui, questo clima da far west non c’è mai stato e non c’è. Qui la gente gira liberamente, sia i residenti sia gli avventori dei numerosi locali, altro che clima di ostaggio. Ma si può arrivare a sostenere delle falsità di questo genere pur di avere una visibilità che altrimenti non si avrebbe? Tutto questo è davvero inaccettabile e vergognoso nei confronti di noi che abbiamo investito risorse economiche e sacrifici nelle nostre attività commerciali, in un periodo di grande depressione economica. Ed è ingiusto soprattutto nei confronti della realtà. Ci teniamo a precisare che da oggi ci tuteleremo nelle sedi opportune, per porre fine a questa aggressione continua nei nostri confronti».
Qualche problema esiste tra residenti e avventori per parcheggi di auto e per qualcuno che si trattiene troppo a lungo in strada dando fastidio, ma arrivare a dire che si verificano continue disfide a coltelli non è un’esagerazione ma allarmismo puro. «Abbiamo a cuore Angri e saremo sempre disponibili al dialogo e alla risoluzione di qualsiasi problema, così come siamo disponibili ad affrontare ogni sacrificio per rendere il centro storico bello ed accogliente – ha sottolineato Esposito – a patto che i nostri interlocutori parlino di cose reali e non di menzogne».
Salvatore De Napoli – La Città