Per anni ci è stato raccontato della “superiorità” del cittadino di Salerno e della grande macchina comunale del capoluogo che era riuscita ad evitare qualsiasi crisi dei rifiuti. La verità è un’altra. Salerno ha capannoni in cui stoccare circa due tonnellate di secco indifferenziato nel suo impianto di Ostaglio. Impianti di trasferenza e stoccaggio che altri comuni dell’Agro nocerino non hanno potuto mai avere poiché è tale la conurbazione che non si trovava un luogo dove installarlo senza le proteste accese dei cittadini.
Illuminante, tal riguardo, l’intervista realizzata da Salvatore De Napoli per La Città con Raffaele Fiorillo, presidente di Salerno Pulita.
«Per fortuna che c’è Ostaglio, e Salerno non si è accorta della crisi dei rifiuti». Un’affermazione, quella del presidente di Salerno Pulita, Raffaele Fiorillo, che dà l’idea delle ripercussioni che avrebbe potuto avere la città a causa delle difficoltà dello Stir di Battipaglia, e che hanno messo in ginocchio molti comuni della provincia. Ad Ostaglio, attualmente, sono stoccate mille tonnellate di secco indifferenziato in un capannone e in un altro ci sono rifiuti che risalgono alla gestione dell’area da parte del consorzio di bacino Salerno 2.
A Salerno, quindi, i cittadini non si sono accorti della crisi dello Stir perché il secco indifferenziato, quello che si conferisce il lunedì sera, è stato stoccato nel nuovo capannone ad Ostaglio. Per comprendere le quantità in campo, come ricorda il presidente Fiorillo, basta citare alcuni numeri impressionanti. Ogni settimana a Salerno si producono circa 450 tonnellate di indifferenziato, 250 conferito il lunedì e le altre 200 dai cestini in strada o dalla bonifica delle microdiscariche (come i depositi vicino alle campane del vetro) realizzate dagli incivili. Tutto viene portato ad Ostaglio e, tra il martedì e il venerdì, caricato su camion più grandi per essere trasferiti in quantità che variano tra le 50 e le 75 tonnellate giornaliere, con punte di 100, allo Stir. Da aprile, con la crisi dell’impianto di Battipaglia, solo il 60% dell’indifferenziato è andato allo Stir. Il 40% è stato stoccato nel nuovo capannone in gestione dall’otto maggio alla Salerno pulita e in parte trasferito a impianti privati (finora 400 tonnellate quelle andate altrove).
«Abbiamo avuto un incontro con i tecnici dello Stir – annuncia Fiorillo – e saranno trasferiti nell’impianto di Battipaglia 75 tonnellate al giorno, consentendo di ridurre lo stoccato nel capannone e di gestire i nuovi conferimenti». Continue, infatti, sono state ieri le riunioni per mettere a punto il sistema e superare la crisi. L’appello di Fiorillo ai salernitani è in sintonia con quella dell’assessore comunale all’ambiente Angelo Caramanno: «rispettare il calendario per il conferimento dei rifiuti, fare una buona selezione dell’organico e dell’indifferenziato». Troppo materiale che potrebbe essere riciclato e perfino l’umido finisce nell’indifferenziato, il cui costo di smaltimento è aumentato nettamente negli ultimi anni perché sono sempre di meno i siti che li recepiscono; e troppe cose che non dovrebbero finiscono nell’umido, abbassandone la qualità e quindi il compenso nella vendita. Tutte queste diseconomie poi lo pagano i salernitani con bollette più salate.
Ma se Ostaglio è stata salvifica per tutta la città, a lamentarsene sono i residenti della zona, che ricevono il cattivo odore del sito di trasferenza di Salerno e soprattutto quello che proviene da Sardone a Giffoni Valle Piana, dove si tratta l’umido. A stare peggio alcune case a ridosso dell’impianto salernitano: «Qui la puzza è forte specialmente il giovedì e il venerdì, e va via, se va bene in mezza giornata, sennò ne occorrono due», sostiene una residente. «Quando i rifiuti rimangono stoccati arriva la puzza da Ostaglio o da Sardone, a seconda da dove spira il vento», ricorda Lucia De Rosa di via Cupa Clarizia, stessa specifica dagli abitanti della strada parallela. «Il nostro è un sito a norma – replica Fiorillo –. Qualche problema potrebbe sorgere quando si stoccano grosse quantità in tempo di crisi, normalmente non abbiamo difficoltà».
C’è poi un altro inconveniente ma non è causato dall’impianto di Salerno Pulita: i camion che trasportano l’umido verso Sardone che transitano per via Ostaglio al passaggio lasciano un persistente cattivo odore, come ricorda Vincenzo Faiella, titolare di un market, e qui la polizia municipale potrebbe intervenire.
Salvatore De Napoli – La Città