Denunciati i furbetti del pedaggio. Tutti i particolari

Importante operazione della polizia stradale di Angri contro pericolose manovre messe in campo da centauri per non pagare il pedaggio in particolare alla barriera.

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Una notizia apparsa su La Città questa mattina e che immediatamente è stata ripresa da vari siti internet e da altre testate (come al solito senza citare la fonte). Qui di seguito l’articolo originale de La Città a firma di Salvatore De Napoli:

Una folle quanto inutile manovra per evitare di pagare il pedaggio mette nei guai sette motociclisti in pochi giorni, altri seguiranno nelle prossime ore. In particolare alla barriera di Nocera Inferiore dell’autostrada A3 Napoli-Salerno, attraverso la corsia riservata al “Telepass”, è diventata di moda un escamotage per non pagare il pedaggio. Molti centauri arrivano al varco e con una manovra spericolata mettono il piede piegato all’indietro ad elle, fino a coprire la targa dello scooter o della moto, mentre oltrepassano il casello, sapendo di essere ripresi dalle telecamere di sicurezza. In questo modo credono di oltrepassare la stazione autostradale, non pagare il pedaggio e di evitare che la società Autostrade Meridionali possa identificarli e applicare le sanzioni relative.

Altri escamotage vedono i motociclisti coprire la targa del veicolo con un casco, con una borsa, con la catena del lucchetto o con del cartone. Condotte che sono palesemente lesive delle generali norme di sicurezza stradale e mettono a repentaglio l’incolumità sia dei conducenti stessi sia degli altri utenti della strada.
Tutte manovre, però, tanto spericolate quanto inutili. In pochi giorni, già scoperti dalla polizia stradale della sottosezione di Angri i primi sette centauri che sono stati denunciati per truffa aggravata. E’ bastato poco agli uomini del sostituto commissario Alfredo Rosalba per identificare chi era alla guida dei mezzi. I furbetti del pedaggio non hanno previsto che lungo il tragitto autostradale sono molte le telecamere installate, così come sono all’ingresso e all’uscita delle autostrade e sui tratti viari cittadini e quindi prima o poi lo scooter o la moto viene identificata anche perché non è possibile viaggiare per chilometri sempre con la gamba piegata all’indietro rischiando di cadere già a bassissima velocità, figuriamoci quando si superano i 30 chilometri orari. E nemmeno la velocità alta può evitare l’identificazione, come ritenuto da alcuni, perché i dispositivi riescono a fermare le immagini anche di mezzi che superano di molto i 200 chilometri l’ora.

Queste sciocche manovre, visto che poco più del 50% del pedaggio è rappresentato da imposte dovute allo Stato, arrecano un danno patrimoniale non soltanto alla società autostradale ma anche e soprattutto all’Erario, e il tutto si traduce in una denuncia penale per truffa aggravata. Stessa considerazione si può fare per coloro che in auto si accodano a quella che li precede nella corsia Telepass per passare il varco prima che la sbarra si richiuda e così evitare di pagare il costo della percorrenza. Tempi duri, quindi, per i furbetti che con malizia e destrezza eludono il pedaggio erroneamente credendo di fare una bravata. Gli autori di queste sciocche prodezze incorrono in una sanzione amministrativa di 422 euro, pagheranno quanto evaso, dovranno affrontare il processo per il reato di truffa aggravata liquidando i relativi costi anche al proprio e agli altrui avvocati e coronando il tutto con una condanna penale.

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