Le famiglie italiane hanno ridotto i consumi di alcuni beni e servizi per “mettere da parte dei soldi per eventuali imprevisti” saliti a marzo 2018 a 17,3 punti dai 12,6 punti del dicembre 2016. La ricchezza media totale delle famiglie è scesa dal 2017 di oltre 20.000 euro. Il taglio maggiore ha riguardato la ricchezza immobiliare, scesa da 86mila e 75mila euro circa a testa mentre il reddito disponibile è diminuito dai 20.771 euro del 2007 ai 18.845 euro del 2018(circa 2mila euro a testa).
“Il rallentamento dell’economia e l’incertezza stanno riducendo la fiducia delle famiglie, che rappresenta un elemento indispensabile per consolidare i consumi e dare smalto alla ripresa. Lo stallo politico non aiuta. La mancanza di lavoro e il rischio di aumento dell’IVA esplicitano e rendono concreta la necessità per l’Italia di proseguire sulla strada delle riforme, ad iniziare dalla riforma fiscale. E’ una partita dove o si vince o si perde”, il commenti di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.
Dopo 10 anni, gli italiani si trovano ancora a fare i conti con i danni provocati dalla crisi economica che, tra il 2007 e il 2018, ha bruciato oltre 20mila euro di ricchezza personale.
Con l’evasione fiscale e il fisco oppressivo giudicate le zavorre più pesanti per il Paese.
Sonia Angrisani