Oggi vi parleremo di Furore.
Tra le perle della Costiera amalfitana, Furore, un borgo di neanche mille abitanti, si staglia verso il basso, giù in direzione del mare, e solo il viaggiatore più attento può scorgerne l’originalità, distante dalla classica strada panoramica.
Chi ha tanta energia e il gusto di stare a contatto con la natura, può approfittare di una delle tante escursioni che si possono fare tra canali, chiuse, grotte preistoriche e vigne. Chi, invece, ama conoscere il bello più comodamente, deve fare tappa all’Ecomuseo, con Mulini e Cartiere trasformate in musei, un erbario con l’esposizione delle essenze vegetali più preziose dell’area, un piccolo osservatorio astronomico e molto altro.
Nel fiordo si trovano poi lo Stenditoio, un tempo usato per asciugare i fogli di carta estratti dalle fibre di stoffa, e la Calcara, adibita alla lavorazione delle pietre per l’edilizia locale. In più, il fiordo è scavalcato dalla strada statale attraverso un ponte sospeso alto 30 metri, dal quale, ogni estate, si svolge una tappa del Campionato Mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze.
Non è difficile rimanerne estasiati, c’è un Fiordo e altri valloni che vale la pena ammirare per tutte le caratteristiche messe insieme, perché si mangia bene e c’è un ottimo vino.
La visita a questo originale luogo della provincia di Salerno vale il tempo di una giornata. La durata giusta per portarselo nel cuore per parecchio tempo.
Sonia Angrisani
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