Lo sdegno dei volontari. Animalisti e volontari sul piede di guerra.
SALERNO. In vista del giro d’Italia che toccherà sabato 12 maggio anche alcune cittadine del salernitano e dell’avellinese sono state segnalate operazioni di rimozione forzata dei randagi dai territori che saranno attraversati dalla carovana ciclistica più importante d’Italia. Da stamane decine di volontari, sulle proprie bacheche fb, da Fisciano a Montoro, da Bracigliano a Lancusi, da Mercato San Severino a Siano stanno denunciando l’accalappiamento di numerosi cani che vivevano tranquilli in queste zone, curati dai volontari dopo essere stati sterilizzati e microcippati.
La legge consente infatti la ri-immissione sul territorio di alcuni randagi considerati non pericolosi e dopo essere stati vaccinati e sterilizzati. Ora i tanti volontari che si prodigavano per questi cani si chiedono che fine abbiano fatto e soprattutto, se una volta passato il giro d’Italia, saranno riportati da dove sono stati prelevati con la forza.
Non solo pezze di asfalto messe ad hoc per garantire la sacrosanta sicurezza degli atleti in gara, ma anche , dunque, la presa di tutti i cani “liberi” che, a detta di Asl, Comuni ed autorità competenti, potrebbero rappresentare un potenziale pericolo per i ciclisti.
“Almeno dopo riportateli dove li avete presi – scrive una volontaria di Montoro – in fondo quei cani non hanno colpa, ma alla fine a pagare sono sempre i più deboli”.
“Per un fetente giro d’Italia state accalappiando ed avvelenando centinaia di randagi – scrive indignato un altro animalista–vergognatevi”.
L.T.