Si apriranno domani pomeriggio, sabato 5 maggio alle ore 18.00 presso la biblioteca comunale di Roccapiemonte “I giorni delle Muse”, rassegna culturale organizzata dall’Associazione Fedora in collaborazione con il Comune per la direzione artistica di Rosita Gargano.
Sarà Antonella Ossorio, apprezzata scrittrice napoletana, arrivata al successo con “ La mammana” ad inaugurare la rassegna, presentando al pubblico il suo ultimo romanzo “ La cura dell’acqua salata” edito da Neri Pozza.
Con mano sensibile e insieme sapiente la Ossorio racconta una storia magica che attraversa i secoli e lo spazio, dalla Galizia del ‘700 alla Tripolitania ( regione storica della Libia) per poi approdare nella Napoli della seconda guerra mondiale.
A dare il via alla storia il “sapo gallego”, un oggetto prezioso, un ciondolo di gran moda nel ‘700, che Antonella Ossorio ha scelto per testimoniare la sua origine galiziana.
La cura dell’acqua salata è la storia di una maledizione che attraversa i secoli, maledizione esercitata dal gioiello, che tutti seduce e tutti castiga. Impossibile sottrarvisi, in quanto il sapo va tramandato di generazione in generazione, custodito e protetto a tutti i costi. Tanto che il capostipite, Brais Barreiro, pur di tenerlo con sé, arriva a uccidere ed è costretto a fuggire, a cambiare nome e a rifondarsi altrove. Quell’altrove sarà Napoli, città presso la quale Brais approda alla fine di un interminabile e tormentato viaggio a bordo di un mercantile dopo aver girato in lungo e in largo per il Mediterraneo. In realtà più che approdato Brais viene scaraventato, quasi cadavere, sulla terraferma per timore di un contagio.
Qui, raccolto e curato da una donna, che diventerà sua moglie, darà origine alla genia dei Romeo su cui grava il segreto del sapo. Si dovrà arrivare al 900, ai giorni dell’arrivo degli americani a Napoli per liberarsi dalla pesante eredità foriera di dolore e di sventura. E ci vorranno il candore di un bambino e la saggezza di un vecchio per poterlo fare. Sarà la memoria ancestrale, quella voce antica che scorre nel sangue e impone l’obbedienza senza chiedersi il perché, a muovere i loro passi e i loro gesti per spezzare la maledizione.
Il romanzo è dedicato al genio luminoso e profetico di Lamont Young, che sognò per Napoli un futuro magnifico. Il suo progetto per decongestionare la città, che disegnava una metropolitana ante litteram ed un nuovo quartiere che collegasse Santa Lucia ai Campi Flegrei attraverso una rete di canali, come a Venezia, con terme, giardini pensili, terrazze, stabilimenti balneari, alberghi e case galleggianti, fu rifiutato.
L’area fu destinata all’Italsider, e l’architetto, accusato di mancanza di visione, morì suicida nella sua casa di PizzoFalcone. Il titolo del romanzo è tratto dal passo di un’opera di Karen Blixen, in cui l’autrice suggerisce l’acqua salata come cura per tutti i mali, sotto forma di sudore, lacrime o acqua di mare. Romanzo visionario come l’architetto cui è dedicato, sul tema dell’identità e delle radici. Una lingua ricca, opulenta e varia. Si va dal dialetto napoletano al galiziano, passando attraverso un repertorio di accenti, proverbi e modi di dire, che affondano fortemente le radici in un comune patrimonio linguistico che è bello scoprire non dimenticato in quest’era di globalizzazione.
Un’opera che consolida la maturità letteraria di Antonella Ossorio” – sottolinea il Presidente di Fedora, Gaetano Fimiani, che presenterà con Irene Fimiani il testo – “e che merita di incontrare gli occhi ed il cuore dei lettori rocchesi e non solo”.
Ancora una volta saranno protagonisti i giovani lettori del Liceo Scientifico di Roccapiemonte, guidati dalle docenti prof.ssa Antonella Negri e prof.ssa Rosalba Nenna, con domande e curiosità all’autrice.
L.T.
![loading ads](https://www.rtalive.it/wp-content/plugins/slider-wd2/images/ajax_loader.png)