“Una fusione che non c’è e che non ci sarà mai”: la provocazione di Stile

Il tema fusione delle due Nocera diventa sempre più caldo.

Da quando la nostra testata ha iniziato a dar voce al fronte del “NO”, la discussione ha sollecitato il parere dei cittadini delle due municipalità. In questo modo sull’argomento la parola è passata al popolo. Quel popolo che vorrebbe essere interpellato sui temi importanti. Ma si fa largo anche l’opinione di chi è amministratore, come il caso del consigliere comunale di Nocera Inferiore Vincenzo Stile. In rete un lungo post che getta luce sul disaccordo che c’è  tra le due amministrazioni e sulle eventuali soluzioni da prendere insieme.

Il pediatra nocerino scrive: “Mi chiedevo il perché di tanta indifferenza a livello delle istituzioni locali dei comuni limitrofi su problemi come traffico e sottodimensionamento del personale dell’ospedale, anche dopo essere state chiamate in causa, nessuna risposta. Si parla di fusione, si parla di area vasta, si parla di cambiare i nomi delle nostre città. Stiamo attenti a non spostare l’ago della bussola, ci sono tanti problemi che devono essere affrontati in maniera intercomunale, con una presa di coscienza da area vasta, e sono leggermente  perplesso quando vedo muoversi gli animi i convegni e tutte le personalità  per le fusioni o i cambi di nome. Quasi a tirare i remi in barca e a spostare l’attenzione facendo capire che dopo una fusione o un cambio di nome tutto si risolverà”.

Il consigliere comunale pone l’attenzione sulla non collaborazione comprensoriale: “Invece ci sono molte cose che dovrebbero venire prima, perché si possono fare subito. Invece vedo molta indifferenza alla collaborazione politica intercomunale e non vedo come possa realizzarsi qualsiasi unione, fusione o area vasta se non si coalizzino prima le azioni dei diversi enti per risolvere i problemi attuali della nostra area, adesso, e non dopo le unioni, fusioni o tutte le aree vaste del mondo”.

Un agro nocerino che secondo Stile dovrebbe parlarsi: “Ci sono problemi per la risoluzione dei quali veramente dovrebbe esserci la fusione e un ragionamento di area vasta, però su essi aggregazione pari a zero! Sindaci dell’Agro cercate di uscire dalla bolla di sapone che comprende solo la vostra città, essa presto si romperà, prima di pensare a qualsiasi fusione o unione di Comuni incominciate a costituire un organismo di collegamento, una coalizione di fatto per affrontare di petto problemi come il traffico e la viabilità, l’inquinamento dei fiumi, propagandare e illustrare i vantaggi della ZES, parlare uniti per la risoluzione dei problemi del personale dell’Ospedale Umberto I, cercare di fare fronte unico per lo smaltimento dei rifiuti. Questi sono i problemi reali di oggi che fusione o non fusione, adesso siamo chiamati a risolvere in chiave intercomunale e se non c’è la fusione su questo, adesso, mai nessuna fusione futura potrà essere positiva ma sarà solo un altro passaggio burocratico senza conseguenza… ne abbiamo abbastanza!”

gc

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