Un’app che mette insieme tutti gli attori principali del mondo “food”: consumatori, produttori, ristoratori.
Nel 2013 Noocleo , società di consulenza, progettazione e sviluppo di soluzioni nel settore ICT ( tecnologie di informazione e comunicazione )presentò il progetto #terramia all’Internet Festival di Pisa, promuovendo, attraverso Piatto Parlante, una possibile relazione tra il mondo digitale e quello rurale.
Una piattaforma online dove i produttori, veri protagonisti del processo, possono dialogare direttamente con i consumatori, per aumentare la loro fiducia, per ritornare a credere e scommettere in un mercato locale. Non solo. I produttori possono anche offrire il loro sapere e la loro esperienza agli aspiranti produttori, che hanno i suoli ma non sanno come produrre in modo consapevole. “Attraverso la tecnologia si incontrerà la domanda e l’offerta formativa e si riuscirà a rispondere concretamente ad una esigenza di chi è fortemente motivato a coltivare ma non sa da dove cominciare”, ci spiega Vittorio Arenella, Industrial and Interaction designer.
Oggi , quest’idea , ha trovato applicazione in un laboratorio svoltosi con gli studenti dell’IPSSEOA “Domenico Rea” di Nocera Inferiore (SA), nell’ambito del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) “Laboratori territoriali per l’occupabilità”, progetto che vede noocleo partner deputato alla formazione e al management. Piatto Parlante è una piattaforma che mette in relazione produttori, ristoratori e consumatori, e con un approccio digitale veicola informazioni relative al cibo che viene servito.
Il consumatore avvicina il proprio smartphone o tablet al piatto che gli viene servito, ed attraverso la tecnologia NFC accede ad una serie di informazioni precaricate ad hoc dal ristoratore: provenienza delle materie prime, valori nutrizionali, ricette, allergeni, tecniche di produzione e trasformazione degli alimenti, disciplinari, storia del piatto, punti vendita di un prodotto specifico, etc.
Piatto Parlante nasce per rendere il consumatore più consapevole del cibo che sta per mangiare o bere, offrendogli uno strumento che mostri la filiera alimentare a monte del prodotto trasformato: il consumatore diventa “consumATTORE” in grado di verificare tutte le informazioni fornitegli e di attivare il meccanismo di fiducia che genera il mercato, valorizzando in particolar modo il mercato locale. Per questi motivi parliamo di “garanzia partecipata”, cioè la trasparenza e la veridicità delle informazioni (garanzia) che tutti gli attori – produttore, ristoratore, consumatore – sono tenuti a rispettare (partecipata).
Il laboratorio si è svolto in 4 moduli: presentazione del progetto agli studenti e formazione alla programmazione e all’utilizzo della tecnologia NFC; creazione pagina Facebook e suddivisione degli studenti in due gruppi, Chef e Storytellers; applicazione dei tag ai piatti, scelta delle ricette e creazione dei contenuti; realizzazione delle ricette scelte, caricamento delle informazioni alimentari, valutazione finale. Per la valutazione finale è stata designata una commissione composta da un socio noocleo che ha constatato il corretto funzionamento della tecnologia, un docente chef che ha esaminato l’esecuzione delle ricette e un docente di ricevimento che ha valutato la mise en place e i contenuti social del gruppo Storytellers. Il risultato finale è stato entusiasmante,
Piatto Parlante non poteva trovare migliore realizzazione che all’Istituto Alberghiero, dove la passione per la gastronomia e il consolidato utilizzo della tecnologia e dei social network hanno agevolato una straordinaria sinergia tra studenti e docenti.
L.T.
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