È una pratica di cui non si parla molto, ma dilaga sempre più: si tratta della zooerastia. La nuova frontiera del turismo sessuale che vede protagonisti gli animali: cani, cavalli, mucche e maiali. Il fine è il rapporto sessuale con gli umani.
L’ allarme è stato lasciato dalla AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, secondo cui la zooerastia è in continua crescita.
Per fermare il fenomeno, l’associazione ha fornito un “numero arancione” 392.6552051, attivo tutti i giorni dalle 10 alle 12, per ascoltare denunce e segnalazioni (anche anonime) da parte di chi è stato testimone di abusi sessuali a scapito degli animali.
Un mercato sessuale in crescita ed un giro d’affari sempre in aumento, migliaia gli annunci sui giornali e in rete da parte di chi offre sesso a pagamento con gli animali. La fetta maggiore di questo giro è in internet, il “sesso bestiale” dispone di circa 15 mila portali, dove scaricare l’ignobile indecenza sessuale.
Il presidente dell’associazione Lorenzo Croce è oltremodo preoccupato: “Il fenomeno zooerastia è purtroppo molto diffuso anche negli ambiti cosi detti a elevato reddito, così come vale la pena di ricordare che vi sono molte persone che ritengono che fare sesso con il proprio animale domestico sia lecito, invece che una pratica abominevole, che spesso nasconde altre pratiche gravi”.
Questa pratica non ha confini e coinvolge molti paesi in tutto il pianeta.
Sonia Angrisani