L’avvocato Cosimo Vastola, difensore della 35enne Mena, la donna di cui si era follemente innamorato il 43enne Fabrizio Senatore di Salerno, racconta il clima di terrore in cui viveva la sua assistita.
Per la nocerina una vita da inferno, da quando «due anni fa aveva conosciuto Fabrizio via Facebook. Una breve relazione finita quando la mia assistita aveva scoperto che Fabrizio Senatore intratteneva anche un altro rapporto sentimentale. A questo punto, la decisione di lasciarlo. Mena voleva una relazione seria dopo anche il naufragio del suo matrimonio. Dalla comunicazione della fine del rapporto tra i due, avvenuto a gennaio scorso, era iniziato l’inferno».
Una situazione degenerata con pedinamenti, anche davanti al ristorante dove lavora la donna e perfino, secondo il legale, culminata in un’aggressione fisica della vittima, davanti alla madre. Schiaffi che l’uomo avrebbe dato a Mena poco dopo l’Epifania. «Più volte – aggiunge l’avvocato Vastola – Fabrizio Senatore e la mia assistita si erano divisi ma a gennaio era stata messa da lei la parola fine al rapporto. Lui non voleva sottostare a questa decisione e le diceva sempre che lei era una cosa sua e che doveva stare con lui e basta».
Mena aveva paura anche di uscire di casa e si faceva sempre accompagnare da qualcuno, familiare o amico, perché temeva che la situazione con Fabrizio Senatore potesse degenerare. Aveva sporto sette denunce contro l’ex di Salerno che era stato arrestato il tre marzo scorso. La fonte di prova più importante era stata la foto che l’uomo le avrebbe inviato e che lo ritraeva con la pistola in mano. Una circostanza che aveva atterrito la 35enne nocerina. E non sarebbe stata né l’unica né l’ultima minaccia che le sarebbe stata rivolta. A questi si aggiungono, infatti, vari appostamenti davanti ad un bar nei pressi della sua abitazione, in un caso ci sarebbe stata anche l’identificazione della polizia. Gli agenti avrebbero visto lo stalker salernitano anche davanti al luogo di lavoro e la scuola del figlio della donna.
«Quando era da poco iniziata domenica – ricorda Vastola – intorno all’una e mezza, l’amico Domenico Senatore era andata a prenderla a fine turno nel ristorante dove lavora la mia assistita per riaccompagnarla a casa. Era stata lei a chiedere, essendo devota della Madonna delle Galline a Pagani, di accompagnarla alla chiesa a Pagani. Domenico Senatore l’ha accompagnata fin davanti al bar Petruccelli a Nocera Inferiore ( a pochi metri da casa della donna , ndr) . Mena è salita nella sua auto e Domenico l’ha scortata fin sotto cosa. Salutatisi, lei è entrata a casa sua e lui è andato via, dopo essersi accertato che l’amica fosse nella sua abitazione. Poco dopo, Mena ha sentito un forte rumore e qualche minuto dopo è stata raggiunta da una citofonata: era Domenico che le ha detto che era stato aggredito da alcune persone che avevano simulato un incidente stradale. Da qui ha avvertito la polizia».
L’avvocato tiene a precisare che tra la sua assistita e Domenico Senatore non c’è alcuna relazione sentimentale ma sono solo amici e hanno lavorato insieme.
Salvatore De Napoli – La Città