Trekking storico naturalistico, alla scoperta delle bellezze di Roccapiemonte.
L’Associazione “I 3 Castelli Uisp” anche quest’anno, in occasione della festa della liberazione, propone una interessante escursione tra i boschi del Monte Caruso, volta alla riscoperta del patrimonio storico-naturalistico delle colline rocchesi.
La partenza è prevista per le ore 15.00 dall’Eremo di Santa Maria di Loreto.
Il percorso, circa 4 km con un tempo di percorrenza stimato di circa 3 ore, viene classificato di livello escursionistico, ma comunque accessibile a tutti.
Gli organizzatori, che si avvalgono della collaborazione di numerose associazioni, consigliano un abbigliamento adeguato e soprattutto scarpe da trekking.
La meta è affascinante e soprattutto porterà gli escursionisti a percorrere i sentieri che nel periodo dei primi dell’ Ottocento vide nel
Mezzogiorno la nascita del fenomeno del
brigantaggio.
Roccapiemonte in quegli anni fu crocevia di famosi briganti che avevano il loro quartier generale sulle montagne di S.Lucia di Cava, di Roccapiemonte e di Bracigliano.
Erano capitanati da Domenico Celentano di Cava detto “ codino di cane”, mentre suo luogotenente era un cugino di quest’ultimo, Giuseppe Mango detto “ Giuseppiello”.
Li affiancava il non meno pericoloso Bonaventura Siani di Passiano.
La memoria storica, più orale che scritta, racconta anche della figura del brigante di Roccapiemonte Capo Antonio, detto volgarmente “Caprantuono”.
Quest’ultimo, insieme ad altri briganti, dei quali appunto era il capo, si nascondeva proprio nelle grotte del Monte Caruso che sovrasta Roccapiemonte.E proprio alla ricerca di quelle grotte, in cui ancora si favoleggia ci fosse un tesoro, andranno gli escursionisti guidati dai promotori dell’iniziativa, in primis il prof.Carmine Calvanese, presidente Provinciale della Uisp.
Un percorso tra storia, leggenda e bellezze naturalistiche che richiamerà centinaia di appassionati da tutta la Provincia.
Luisa Trezza