In una nota, Pagani in Movimento, ha redatto alcune proposte per il Puc di Pagani. Osservazioni lanciate all’ente retto dal Salvatore Bottone, attuale sindaco.
Di seguito i vari punti.
1) Proposte distinte per ciascuna Zona Territoriale Omogenea:
Zona A (Centro Storico): Recupero e riuso dei numerosi edifici da ristrutturare eventualmente acquisendoli al patrimonio pubblico, attraverso l’utilizzo dei fondi residuali di cui alla L. 219/81. Tali edifici, oltre a costituire un costante pericolo per la pubblica incolumità, si configurano come veri e propri attentati al “decoro architettonico” del paese.
Zona B (Residenziale di Completamento): Stop al consumo di suolo! Adeguamento delle zone residenziali esistenti alle norme di cui al D.M. 1444/68, in particolare le aree residuali libere devono essere sistemate a verde, anche con la creazione di piccoli parchi o pubbliche piazzette attrezzate; Disporre che le soprelevazioni o i sottotetti siano eseguiti nel rispetto delle norme sul risparmio energetico, mediante l’utilizzo di tecniche costruttive innovative e materiali ecosostenibili e biocompatibili. Inoltre le suddette soprelevazioni dovranno essere consentite solo e soltanto previa esecuzione di idonei interventi di adeguamento statico e sismico e l’esibizione del fascicolo del fabbricato.
Zona C (Residenziale di Espansione): Ribadendo la nostra posizione contraria a nuove volumetrie residenziali, ove mai fosse necessario prevedere la realizzazione di nuova edificazione, crediamo sia opportuno che questa debba avvenire limitando al minimo il consumo di suolo e prevedendo standard qualitativi molto alti dal punto di vista energetico/ambientale, oltre che statico e sismico.
Zona D (Zona Industriale): Aree industriali dismesse da recuperare a fini pubblici; No a nuove cubature e speculazioni edilizie. SI ad attività commerciali e artigianali che non impattano sull’ambiente e sulle condizioni di vivibilità del paese.
Zona E (Zona Agricola): Incentivi per l’agricoltura e per la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.
Zona F (Attrezzature Pubbliche):
2) L’orientamento del PUC dovrà dare precise indicazioni circa il rispetto dell’ambiente:
ACQUA: Ripristino della permeabilità dei suoli, onde combattere i frequenti allagamenti ed arginare il dissesto idrogeologico. Potenziamento della rete fognaria ed eventuale collettamento al depuratore se incompleto. Incentivo verso soluzioni di recupero e riuso dell’acqua piovana;
ARIA: Miglioramento della qualità dell’aria, anche mediante incentivi all’utilizzo di trasporto pubblico e all’inserimento di servizi navetta;
SUOLO: Evitare altro consumo. Recupero razionale delle aree dismesse. Integrazione elementi naturali nel paesaggio.
TRASPORTI E ACCESSIBILITA’: Aumento trasporto pubblico. Percorso ciclabile e ZTL laddove possibile (es. direttrice corso con ZTL e viabilità alternativa). Potenziamento delle aree di parcheggio. Eliminazione delle barriere architettoniche.
ENERGIA: Incentivi per ristrutturazioni di qualità; Incentivi per progettazione bioclimatica; Sfruttamento fonti energetiche alternative.
SVILUPPO SOSTENIBILE: Riduzione rifiuti; Riutilizzo e riciclo; Materiali edili “ecologici”; Impiego di tecniche sostenibili in edilizia; Promozione dell’identità sociale e senso di appartenenza; Progettazione di spazi ed edifici considerando le esigenze degli abitanti.
3) Proposte e suggerimenti relativi a luoghi particolari:
PIAZZA S. ALFONSO: Riqualificazione della zona ad Est della chiesa mediante abbattimenti e riedificazioni. Suggeriamo, naturalmente col coinvolgimento di privati, la costruzione di un albergo, negozi e botteghe artigiane di prodotti locali ed aree attrezzate.
MONASTERO DELLA PURITA’: previo accordo con la Curia Vescovile, ampliare la Villa Comunale mediante abbattimento parziale delle mura dell’ex convento ad ovest (Via Torre) ed a est (Villa) con aumento del polmone verde e miglioramento estetico.
STABILIMENTI DELLA CIRIO: previo accordo con la proprietà e con la Rete Ferroviaria Italiana, predisporre l’abbattimento dei vecchi opifici al fine di costruire un cavalcavia sulla strada ferrata che sarebbe anche il primo nel centro storico e quindi di grande utilità (si sconsiglia assolutamente un sottopasso a motivo della grande pericolosità in caso di allagamento); creare parcheggi e altri accorgimenti per migliorare la viabilità generale e l’accesso alla Stazione Ferroviaria (collegare a nord Via Verdi e via Cauciello con un tratto parallelo alla strada ferrata in modo che, per entrambe, sia predisposta la circolazione a senso unico); favorire l’investimento dei privati permettendo l’edificazione di civili abitazioni, negozi e attività.
CASELLO AUTOSTRADALE A3: Prevedere uno svincolo della Napoli – Salerno, a mio parere, dovrebbe far diminuire l’inquinamento perché sgraverebbe il traffico verso il casello di Nocera Inferiore quasi sempre soggetto ad interminabili code. L’ubicazione ottimale potrebbe situarsi in via Carlo Tramontano a metà strada tra l’incrocio con via Torre e quello con via Sorvello, nella realizzazione delle rampe andrebbe previsto anche un cavalcavia che colleghi via C. Tramontano con via Perone.
CIMITERO: Riteniamo che si stia inutilmente consumando fertile suolo agricolo con l’acquisizione di lotti a nord e ad ovest, andrebbero, a nostro parere, invece sfruttate meglio le zone interne al Cimitero con edifici elevati in verticale, in particolare sul lato sud, in quanto mal ridotte dall’incuria. Sarebbe necessaria anche la.