Delle 12 bottiglie analizzate durante una trasmissione televisiva, di queste, sei non hanno superato i test. I campioni sono stati sottoposti a due analisi organolettiche e ad una chimica.
A Zurigo nella TV svizzera l’assaggio da parte dell’unico panel test svizzero riconosciuto dal Coi, il Comitato oleolicolo internazionale e poi anche dal comitato di assaggio ufficiale dell’olio Dop Chianti in Toscana.
Per stabilire se un olio è un extravergine d’oliva esistono vari panel test, ovvero analisi sensoriali e chimiche dell’olio che servono a scoprirne i difetti come il rancido, la muffa e tutti quelli stabiliti dalle linee guida dell’Unione Europea, ma anche la piccantezza o l’amarezza.
Gli oli extravergine che non sono extravergine, secondo il panel test citato.
Olio De Cecco classico extravergine d’oliva.
Olio Carapelli extravergine d’oliva.
Olio Bertolli extravergine d’oliva originale.
Nella lista nera c’è poi il meno conosciuto Filippo Berio e due oli non commercializzati in Italia Olivana e M-Budget.
Gli oli extravergine che sono extravergine
Sul podio anche il Gran Delizia Igp Toscano e il Monini. Risultati ottimi anche per il PrimaDonna venduto da Lidl, il Bio Natur Plus (100% Dop umbro) e il Qualité&Prix della Coop svizzera.
A vincere il test, ovvero l’olio veramente extravergine d’oliva come indicato in etichetta è il Sabo 100% Italiano, imbottigliato da un’azienda ticinese e prodotto con materia prima della pugliese Olearia Clemente.
Sonia Angrisani