Da Facebook parte la proposta ed arriva al Comune.
Spazi aperti per tutti i bambini, con giostrine ed altalene. È l’appello del gruppo facebook “Noi Mamme di Nocera Inferiore”. L’amministratore della community, Imma Zinnia, a nome del gruppo, ha posto la questione al sindaco Manlio Torquato ed agli assessori, Fortino e Pagliara. Stamattina è stata protocollata una lunga ed articolata missiva all’Ente, nella quale si espone il problema e non solo.
In essa si legge: “Egr. Sig. Sindaco, Le scrivo in qualità di amministratore del gruppo social “mamme di Nocera Inferiore”, per metterla al corrente di un disagio che mi è stato manifestato dalle partecipanti al gruppo .
L’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza al comma 1 stabilisce: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica“.
Il gioco viene sancito come un diritto per tutti i bambini ed è quindi scoraggiante fare una passeggiata in città e constatare che invece il gioco non è per tutti ovvero non è accessibile e fruibile a tutti.
Anche l’articolo 30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità al comma 5 ricorda che tutti hanno diritto a partecipare ad attività ricreative: “Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con gli altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport, gli Stati Parti adottano misure adeguate a: (d) garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico”.
Visto ciò e venuta a conoscenza dell’opera di sensibilizzazione di altre mamme (pagina facebook “Noi mamme di Nocera Inferiore” , mi preme chiedere a questa Amministrazione di provvedere ad un parco giochi funzionante!
Chiedo inoltre che venga prestata la massima attenzione all’accessibilità perché i giochi adatti a bambini con disabilità, (soprattutto quella di tipo motorio), devono essere facilmente raggiungibili, (vialetti e piazzole in materiale liscio e pianeggiante).
Preoccupazioni legate alla sicurezza ci hanno indotto a eliminare giostrine e altalene. La vita dei nostri figli è sempre più “virtuale” e ruota attorno agli schermi di Tv, smartphone e computer, gli insegnanti notano una diminuzione dell’attenzione e i dottori denunciano un aumento allarmante dei disturbi emotivi e sensoriali.
Tanto nel tempo libero – in cui ogni forma di scoperta e avventura è proibita fuori dal controllo dei genitori – quanto a scuola – dove vigono la competizione, la disciplina e la tortura dello studio al banco – per i bambini non esistono piú spazi di autonomia. Qual è il risultato? Una gioventú ansiosa e disinteressata, che percepisce la vita come una corsa a ostacoli
Il gioco è un’attività importantissima perché è attraverso esso che i bambini imparano il rispetto delle regole, a relazionarsi con i propri simili sia per i loro pregi ma anche difetti, imparano a risolvere problemi, a scendere a compromessi per poter continuare a giocare in gruppo,… Insomma il gioco è una piccola scuola di vita e dovrebbe essere garantito a tutti perché permette di formare degli adulti in grado di vivere nel rispetto di tutto e tutti in una società il più civile possibile.
La responsabilità della progettazione degli spazi aperti per un’utenza così particolare come i piccoli grava su tutta la comunità.
Fiduciosi che in relazione all’oggetto, Lei e l’amministrazione prendiate i dovuti provvedimenti, la ringrazio anticipatamente”.
Le mamme attendono dunque un riscontro da parte dell’Amministrazione, nella speranza che quanto sottoposto venga tradotto nei fatti.
Sonia Angrisani