Il Wwf ha accolto favorevolmente l’annuncio di Taiwan che «intende vietare il commercio dell’avorio nel paese a partire dal primo gennaio 2020».
L’arrivo di avorio era già stato vietato a Taiwan dal 1989, mentre il commercio interno era permesso solo per gli stock registrati fino al 1995. Però Traffic rivela che «casi recenti hanno evidenziato un problema persistente con il commercio illegale di avorio nella regione. Uno di questi episodi si è verificato il 4 marzo, quando un individuo è stato arrestato con l’accusa di tentare di contrabbandare intagli di avorio a Taipei da Osaka, in Giappone».
Ogni anno vengono uccisi circa 20.000 elefanti africani, soprattutto per soddisfare la domanda di avorio proveniente dall’Asia. Il Wwf evidenzia che «nell’ultimo decennio, le popolazioni di elefanti africani sono diminuite di oltre il 20%, toccando una quota di circa 415.000 esemplari stimati. La perdita di una specie chiave come l’elefante danneggerebbe l’intera salute degli ecosistemi, portando ad una perdita di biodiversità ancora maggiore con effetti devastanti sia sulla natura, sia sulle persone e il loro benessere».
Gli ambientalisti ricordano che «la decisione arriva dopo la svolta di tre fra i Paesi maggiormente coinvolti nel mercato dell’avorio – Cina, Stati Uniti e Hong Kong – che hanno recentemente messo al bando avorio e derivati dai loro mercati nazionali. Anche il Regno Unito ha recentemente aderito agli sforzi per proteggere le popolazioni di elefanti africani»
Sonia Angrisani