Sabato sera un disabile di Scafati è entrato all’interno del pronto soccorso lamentando di essere stato investito poco prima nei pressi dell’ospedale sarnese mentre era a bordo del suo scooter.
SARNO. Dopo aver fatto gli esami diagnostico, il presunto ferito ha chiesto di parlare con un medico. L’addetta al supporto logistico lo ha invitato ad entrare dal sanitario ma il disabile scafatese, in evidente stato di alterazione, stante al racconto dei presenti, avrebbe incominciato ad inveire contro la donna e a metterle le mani addosso. A questo punto anche il collega dell’addetta ha invitato l’uomo ad andare dal mefico ma non è riuscito a calmarlo anzi è stato minacciato e aggredito. Perfino una guardia giurata, accorsa per sedare gli animi, ha avuto la peggio. Alla fine stato necessario l’intervento di tre guardie giurate per allontanare l’uomo. Nel frattempo sono stati avvertiti sia i carabinieri che la Polizia di Stato, che sono intervenuti successivamente all’allontanamento del presunto violento. I due addetti al supporto logistico, dipendenti di due cooperative private, sono dovuti ricorrere alle cure dello stesso pronto soccorso che ha diagnosticato escoriazioni e contusioni guaribili in cinque giorni ciascuno.
Ormai, come all’ospedale di Sarno e in particolare all’affollato pronto soccorso di Nocera Inferiore, è diventato uno ‘sport’ l’aggressione al personale in servizio ai reparti di emergenza. Aggressioni che si verificano anche quando i tempi di attesa non sono lunghi e spesso messi in campo più per vantarsi ignobilmente di aver messo sottosopra il Pronto Soccorso e di aver fatto valere la propria persona sui medici, gli infermieri e gli altri addetti. Barbarie che purtroppo producono disservizi al sistema sanitario oltre che offendere moralmente e fisicamente chi opera all’interno delle strutture sanitarie.
L’aggressione di sabato sera ha intimorito le due vittime e reso ancora più teso un clima di lavoro dove gli stessi addetti ai supporti logistici sono sottoposti a stress anche perché a loro verrebbe chiesto, in alcuni casi, di svolgere mansioni superiori di Oss (Operatorio socio sanitario). La richiesta degli operatoriall’interno delle strutture sanitarie è quello di garantire maggiore sicurezza e un incremento del personale addetto ai vari settor, specie gli Oss.
Salvatore De Napoli