«Non sono stato io a sparare, con quell’episodio non c’entro nulla»
NOCERA INFERIORE. Questa la difesa di Franco Benigno, il 51enne di Nocera Inferiore, accusato di aver esploso, lunedì scorso, due colpi di pistola calibro 9X21, di cui uno a segno, contro il 34enne Pasquale Iannone, suo concittadino. Ma il Gip ha convalidato il fermo di indiziato di delitto e ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. In più, nelle scorse ore, era stata ascoltata proprio la vittima, ricoverata all’ospedale “Umberto I”. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Nocera Inferiore hanno raccolto le dichiarazioni del ferito che avrebbe riconosciuto Benigno come colui che gli ha sparato.
Pasquale Iannone avrebbe sostenuto di essersi trovato in via Borsellino, alle spalle del tribunale di Nocera Inferiore, all’altezza del passaggio a livello, per l’inaugurazione di un circolo privato. Mentre, verso le 14.30 di lunedì scorso, stava raggiungendo il locale, avrebbe incontrato Benigno e questi gli avrebbe esploso contro alcuni colpi di pistola. Il movente sarebbe riconducibile alla lite avvenuta la sera prima in via Napoli, nei pressi della sala Bingo, finita con scambi di schiaffi.
Se l’incontro di lunedì pomeriggio è stato casuale, perché Benigno aveva con sé una pistola?
Gli agenti del vicequestore Luigi Amato e del commissario Attilio Iannone, attraverso il telefono cellulare di Benigno (ritrovato a Nocera Superiore) ritengono che avesse un appuntamento con alcune persone proprio nelle ore del tentato omicidio. Se Pasquale Iannone è capitato casualmente in zona, perché Benigno, qualora fossero vere tutte queste circostanze, era lì per incontrare queste persone armato con una pistola?
Ieri mattina, “Francuccio”, noto pregiudicato per reati di gran lunga meno gravi rispetto a quelli per cui è stato imputato il padre Antonio, storico cutoliano, è stato interrogato dal Gip Luigi Levita all’interno del carcere di Salerno, dove era stato condotto dopo la cattura nei pressi del Conad a Cava de’ Tirreni il giorno dopo il tentato omicidio di Iannone. Assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Lucia Capuano, ha sostenuto di essere completamente estraneo ai fatti e quindi di non essere stato lui ad aver sparato. Il Gip Levita, al momento, non ha creduto alla versione fornita dall’indagato e lo ha lasciato in carcere.
La parola passerà probabilmente al tribunale del Riesame. Intanto, le indagini del commissariato e della procura di Nocera Inferiore continuano e nelle prossime ore potrebbero esserci anche degli sviluppi collaterali al ferimento del 34enne nocerino, probabilmente indipendenti anche da quest’ultimo.
Salvatore De Napoli – La Città