È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 aprile 2018 il Def: il documento di economia e finanza.
Documento poi trasmesso a Bruxelles entro il termine previsto del 30 aprile. Si tratta di un “documento di economia e finanza a politiche invariate che non contiene parti programmatiche e riforme perché spettano al prossimo governo”, come ha sottolineato il presidente Gentiloni.
Ma sono presenti degli aumenti. L’associazione a tutela dei consumatori Adusbef che, per anni è stata guidata da Elio Lannutti, chiede di scongiurare tali aumenti ed ha già sollecitato il prossimo governo.
Il nuovo Def porta con sé una stangata per i cittadini, con l’aumento automatico di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia a partire dal 2019, per un totale di 31,5 miliardi di euro.
Secondo Confesercenti, la stangata sull’Iva porterebbe a perdere nel corso del prossimo triennio 23 miliardi di euro di spesa, circa 885 euro a famiglia e andrebbe a colpire la domanda interna, che farebbe rallentare anche il Pil.
Come successo lo scorso anno, sarà infatti possibile sterilizzare le clausole di salvaguardia con misure alternative e futuri interventi legislativi. Si calcola che serviranno 12,5 miliardi di euro.
Sonia Angrisani