Aprile, Dolce dormire: il sonno come rimedio per stare bene in salute… e se ci fosse anche una correlazione con il dimagrimento?

Ma è proprio vero che ad aprile il sonno la faccia da padrone?
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Quasi tutti, forse suggestionati dalla tradizione, sono convinti che in effetti qualcosa cambi per il sonno a primavera. Ora, però, gli scienziati hanno trovato una spiegazione scientifica, razionale e perfino comprensibile: il nostro cervello effettua una sorta di cambio di stagione e, come un perfezionatissimo computer, sarebbe impegnato in un’azione di smaltimento di vecchie memorie non più utilizzabili.
Questo minuzioso lavoro richiede un grande dispendio energetico che porta alla classica stanchezza e ad un piacevole sonno.
L’ormone importante per il sonno e per la regolarizzazione del ritmo circadiano è la melatonina, la cui secrezione viene regolata dalla luce: quando lo stimolo luminoso arriva alla retina viene trasmesso un segnale al cervello che va ad inibire la secrezione di melatonina. Il buio, al contrario, ne stimola il rilascio. Per questo motivo la melatonina ha un picco nelle ore notturne e valori molto più bassi durante il giorno.
Alcuni disturbi del sonno dipendono infatti soprattutto dalla alterazione del ciclo di secrezione della melatonina mentre un deficit quantitativo è abbastanza raro.
Piuttosto che assumerla oralmente si consiglia l’assunzione dei cibi che la contengono: la frutta secca, le mandorle, il cacao e lo zenzero, alcuni ortaggi tra cui lattuga, pomodori, cavoli, e frutta come banane, ananas, mele, arance e fragole. Da non dimenticare i cereali integrali ed in particolare l’avena e orzo, ma anche riso e mais contengono davvero grandi quantità di melatonina.

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Dormire per dimagrire: si può?
Non è un sogno ma la realtà. Uno dei segnali che possono indicare una quantità di sonno inadeguata (oltre l’irritabililità, la stanchezza e l’inevitabile sonnolenza) può essere un aumento della fame. Infatti, la relazione tra dormire bene e dimagrimento è ormai dimostrata da numerose ricerche scientifiche: rispettando il ciclo sonno-veglia si mantiene un equilibrio metabolico che è essenziale per contrastare i chili in eccesso e quindi dimagrire. Se non si riposa a sufficienza, si crea uno sbilanciamento a livello ormonale che provoca un aumento dall’appetito, in particolare a crescere è il desiderio di cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi. Inoltre, una delle ragioni che fa del sonno un alleato di chi vuole dimagrire è l’aumento della sintesi della leptina, l’ormone della sazietà, e una diminuzione della grelina, l’ormone che stimola invece l’appetito: dormire poco e male fa diminuire i livelli di leptina e il segnale di stop all’appetito non viene inviato. Come al solito, chiudiamo consigliandovi quelli che secondo noi possono essere delle buone abitudini, alimentari e non, che possano conciliare una buona notte di sonno.

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  • Cercare di andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora e di non alterare troppo i ritmi, nemmeno nei weekend.
  • Consumare una cena leggera. Infatti, per i motivi sopracitati, nell’ambito delle cure non farmacologiche dell’insonnia ha un non trascurabile ruolo l’alimentazione, che influisce sulla quantità e qualità del sonno. Per un buon sonno e buoni sogni, è consigliabile una cena leggera a base prevalentemente di carboidrati: una porzione di pasta o di riso integrale, pesce (con preferenza per quelli ad elevato contenuto di omega-3) o di carne bianca cucinati semplicemente, una banana e, qualche volta, un pò di frutta secca a guscio; è inoltre consolidato il concetto secondo cui un piccolo pezzo di cioccolato fondente, bevande calde con zucchero o miele e qualche biscotto possa conciliare il sonno, specialmente se l’insonnia è associata alla depressione.
    Sicuramente da evitare sono le cene ricche di cibi proteici, i cibi grassi, i salumi, i formaggi stagionati e le bevande contenenti caffeina, gli alcolici e il fumo. Ricordiamo però che tutto questo è estremamente soggettivo, considerando che ci sono persone che anche con un caffè doppio non hanno difficolta a dormire, cosi come ci sono persone a cui un tradizione bicchierino di liquore può favorire il sonno mentre altre possono avere un sonno frequentemente disturbato da risvegli notturni.
  • Non fare attività sportiva intensa nelle ore serali. Tra la fine della sessione di allenamento ed il sonno dovrebbero passare almeno 4 ore. Nel caso di attività sportive quotidiane è consigliabile scegliere allenamenti mattutini o pomeridiani, evitando le ore serali. Se per motivi lavorativi non è possibile, sarebbe utile limitarne la durata e l’intensità.
  • Abbandona tablet e cellulare due/tre ore prima di coricarti: la luce dello schermo altera i ritmi donno-veglia.
  • Dormire in un ambiente tranquillo, silenzioso, non troppo caldo (19-20° C al massimo) e buio.
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