Il 20 marzo il ministero degli Interni, Direzione anticrimine, ha diramato una circolare diretta a sei questure italiane di grandi città: Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia, autorizzando la sperimentazione all’uso della pistola Taser.
La circolare si muove nel rispetto della legge 146 del 2014 che introduce la seguente disposizione: “Con decreto del ministro dell’Interno, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, l’Amministrazione della pubblica sicurezza avvia, con le necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione e previa intesa con il ministro della Salute, la sperimentazione della pistola elettrica Taser per le esigenze dei propri compiti istituzionali, nei limiti di spesa previsti dal comma 1, lettera a”.
Sarebbe bene conoscere se c’è stato un decreto governativo, oltre che una circolare, e se il ministero della Salute ha prodotto una sua indagine.
Non sarebbe stato meglio e più utile investire quei soldi in formazione, autovetture e logistica non potenzialmente mortale?
Sonia Angrisani