L’ulivo nella tradizione, nella cultura e nel tempo

L’ulivo e la storia umana.

Il ramoscello di ulivo fin dall’antichità, è stato presente nella simbologia e nei miti, oltre ad essere tutt’ora emblema di pace, forza, fede, vittoria e amore.

L’ulivo ha unito la gente ed attraversato la storia dell’umanità.

Compare in tantissimi racconti biblici; uno di questi dice che tra il becco di una colomba ci fosse un ramoscello di ulivo che ritornò da Noe dopo il diluvio. Nel Vangelo, invece, l’ulivo è presente nell’ orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto.

Anche Omero nei suoi poemi citò l’ulivo: il tronco per mezzo del quale Polifemo venne accecato da Ulisse e dai suoi compagni, era d’ulivo.

Nell’antica Grecia invece era considerata una pianta sacra, al tale punto che chiunque danneggiava la pianta, veniva punito con l’esilio.

Gli antichi romani utilizzavano molto i ramoscelli di ulivo, facevano corone per premiare i cittadini più valorosi, oltre al fatto che Romolo e Remo, come affermato dalla tradizione, nacquero sotto un albero di ulivo.

Nella tradizione ebraica, Adamo inviò suo figlio Seth a chiedere ai cherubini tre semi, dai quale nacquero un cipresso, un cedro e un ulivo.

L’ulivo continua ad essere presente in tutta la cultura umana, fra tutte quella cristiana.

Giovanni Paolo Il nel 2000, in terra santa, ha benedetto un ulivo offerto da un fondo israeliano per la salvaguardia della terra.

Papa Francesco ha utilizzato un pastorale in legno di ulivo fatto dai detenuti di Sanremo.

E infine voglio ricordare che molti artisti, come Monet e Van Gogh, hanno raffigurato nelle loro tele l’ulivo.

Sonia Angrisani

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