Lavori di realizzazione del terzo pozzo comunale: l’Amministrazione Pagano torna sui propri passi, revoca la determina di decadenza e riaffida il completamento dell’opera alla ditta di Casal di Principe.
ROCCAPIEMONTE. Dopo circa 2 mesi di braccio di ferro con la ditta che era stata ufficialmente sospesa per inadempienze lo scorso 17 gennaio, il Comune, per evitare ulteriori ritardi e disagi alla popolazione, e per scongiurare anche un contenzioso legale, riaffida i lavori alla Fontana Italpozzi Srl.
I FATTI
-Con VERBALE/PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE prot. n. 18470 del 26.10.2017, redatto dal Seggio di Gara, è stata proposta l’aggiudicazione nei confronti della ditta “La Fontana Italpozzi s.r.l.”, che ha presentato un ribasso del 20,980% sull’importo dei lavori soggetto a ribasso e posto a base d’asta di € 99.531,00, pari ad un importo di 78.649,40 cui vanno sommati € 937,73 quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per un importo totale di aggiudicazione pari ad € 79.587,13.
–Con nota prot. n. 22072 del 27.12.2017 l’Ente Comune richiedeva alla ditta , entro il termine perentorio del 08.01.2018, tutta la documentazione propedeutica alla sottoscrizione del contratto di appalto ed all’esecuzione dei lavori.
-Entro il predetto termine l’impresa aggiudicataria “La Fontana Italpozzi s.r.l.” non produceva quanto richiesto.
-Con determinazione dirigenziale del 17.01.2018 si procedeva alla revoca dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto dei lavori di “Ripristino funzionale del pozzo sito nel piazzale dell’Acquedotto Comunale” disposta con determinazione dirigenziale n. 257 – U.T.C. del 12.12.2017.
-La ditta “La Fontana Italpozzi s.r.l.” in data 20.01.2018 avanzava “… ISTANZA per l’annullamento/revoca della determinazione n. 4/2017 di decadenza dall’aggiudicazione definitiva dei lavori di ripristino del pozzo comunale di Via Carcara …” segnalando una serie di eccezioni di natura procedimentale, oltre che mettere in evidenza che “… nel cantiere in questione, è stato installato un impianto di pompaggio provvisorio di esclusiva proprietà della società appaltatrice. Per cui, nella denegata ipotesi di mancato annullamento del provvedimento di decadenza, la società La Fontana Italpozzi ha diritto a rimuovere il predetto impianto dal cantiere, con preclusione, per l’eventuale appaltatore subentrante, di accedere al cantiere prima della riconsegna della pompa provvisoria (pena il compimento di spoglio in danno della società La Fontana Italpozzi). Va da sé che la deducente ha diritto al pagamento dei lavori a tutt’oggi eseguito, oltre il risarcimento dei danni. …”.
-La ditta “La Fontana Italpozzi s.r.l.”, per il mezzo del proprio legale avv. Feliciana Ferrentino, in data 20.02.2018 presenta ricorso presso il T.A.R. Campania Salerno “… avverso e per l’annullamento, previa sospensione, della determina del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Roccapiemonte n. 14 del 17.01.2018 …”, oltre che per l’annullamento di una serie di atti connessi, tra cui il “… provvedimento di aggiudicazione dell’appalto in favore del concorrente secondo graduato …”, adducendo motivazioni di ordine procedimentale.
-Nel periodo intercorrente tra l’intervenuta revoca e la data odierna, e più precisamente in data 14.02.2018, 20.02.2018 e 04.03.2018, si sono verificati furti dei cavi in rame dall’impianto elettrico a servizio dell’impianto di pompaggio provvisorio approntato dalla ditta “La Fontana Italpozzi s.r.l.”, causando il fermo dello stesso, con diminuzione della portata di acqua alle vasche di accumulo e conseguente disagio per la cittadinanza.
-Il cantiere è ancora nella disponibilità e custodia della ditta “La Fontana Italpozzi s.r.l.”, la stessa si è attivata prontamente per l’immediato ripristino dell’impianto di pompaggio.
Dinanzi a tali fatti e considerato che ulteriori ritardi nell’esecuzione dei lavori derivanti dai necessari adempimenti burocratici per lo scioglimento delle obbligazioni assunte con l’appaltatore “La Fontana Italpozzi s.r.l.” ed il subentro del concorrente secondo classificato, potrebbero causare notevoli danni alla popolazione residente ma anche allo stesso appaltatore dichiarato decaduto, il quale è tutt’oggi obbligato alla custodia e guardiania del cantiere, l’Ente decide di revocare in autotutela il precedente atto di decadenza e di attivare tutte le procedure per riprendere, ad horas, i lavori , in modo da concluderli entro il più breve tempo possibile ed evitare così disagi alla popolazione.