Era il 2016 quando la Procura di Napoli iniziĆ² ad indagare sul togato Rocchese sebbene,si vocifera nei corridoi del palazzo di giustizia salernitano, i sospetti e le indagini sul giudice āmamma santissimaā siano partite molto tempo prima.
Le accuse per Pagano sono pesantissime, associazione a delinquere, corruzione, truffa, falso e rivelazione di segreto d’ufficio. Il magistrato ĆØ accusato, insieme al fratello sindaco di Roccapiemonte che allāepoca dei fatti contestati era presidente della Polisportiva Rocchese, nella quale sotto forma di contributi ed elargizioni sarebbero entrate somme per centinaia di migliaia di euro , di essere a capo di una vera e propria ācriccaā che aveva ramificazioni ovunque, dalla magistratura alla politica, dallāuniversitĆ alle tante istituzioni ed enti collaterali e che si sarebbe spesa per condizionare cause e procedimenti, per favorire in assunzioni e concorsi, esami universitari e trasferimenti. Un sistema di clientele e corruttela che avrebbe anche portato – scrivono i giudici inquirenti – al raggiungimento di quello che pareva essere lāobiettivo ultimo del sistema, ed ossia la riconquista da parte della famiglia Pagano dello scranno piĆ¹ alto della cittadina in cui da sempre vivono e che avevano perso nel 2012.
Per il magistrato e per suo cognato,il cancelliere Nicola Montone, entrambi agli arresti domiciliari dallo scorso 11 dicembre, il prossimo 16 aprile si apriranno giĆ le porte della prima sezione del Tribunale partenopeo dove inizierĆ il processo immediato. Intanto si sono ufficialmente chiuse le indagini per 23 persone coinvolte a vario titolo nellāinchiesta.Lunga la lista degli iscritti nel registro degli indagati ad iniziare dal sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano per il quale i pm stanno continuando a chiedere lāarresto ( se ne discuterĆ al riesame il prossimo 24 maggio). Il provvedimento di conclusione delle indagini ĆØ stato notificato anche a: Ermelinda Aliberti, Luigi Celeste Angrisani, Renato Coppola, Riccardo De Falco, Giovanni di Giura, Luigi Grimaldi, Assunta Ingenito, Roberto Leone, Irene Miceli, Giovanni Pagano, Davide Palladino, Eugenio Rainone, Filippo Romano, Peppino Sabatino, Gennaro Saviano, Giovanni Scarano, Giacomo Sessa, Gerarda Torino e Augusta Villani.
Lāavviso eĢ stato notificato anche al giudice Mario Pagano ed al cancelliere Nicola Montone, suo cognato, ma solo per completezza del capo di imputazione in quanto per loro eĢ giaĢ stato disposto il giudizio immediato. Non figura nel lungo elenco di indagati, lāavvocato Rocchese Roberto Lambiase, da una cui intercettazione ha preso il via tutta lāindagine che ha di fatto scoperchiato un vero e proprio vaso di pandora. Lambiase a telefono riferiva di aver regalato un rolex al magistrato in cambio di uno slittamento di una causa, si ĆØ poi appurato che il fatto non si ĆØ mai verificato e che a regalare il rolex siano stati altri faccendieri che oggi figurano nellāelenco.
Sempre il Lambiase, in tempi non sospetti, piĆ¹ volte, anche dai banchi del Consiglio Comunale di Roccapiemonte di cui era presidente, aveva denunciato lāesistenza di un sistema occulto e preoccupante di gestione del potere. Ma il Lambiase, che subƬ in quel periodo anche un attentato incendiario ai danni della propria autovettura,non fu creduto e trattato come un farneticante ed un mistificatore. SarĆ ora il processo a dire se un avvocato di provincia non avesse visto il giusto.