Alla sbarra gli uomini del clan Desiderio

Ad aprile il processo.

Imponevano il pizzo a commercianti ed imprenditori della Valle dell’Irno e dell’Agro, non limitandosi alle sole minacce ma ricorrendo spesso anche a violenti e sanguinosi pestaggi. Un giro di estorsioni ma anche di spaccio di sostanze stupefacenti che faceva capo, secondo gli inquirenti, al boss Pietro Desiderio, detto Pierino Maradona, un vero asso del calcio, arrivato da Pagani a Mercato San Severino per imporre la sua “legge”.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Ubaldo Perrotta, ha rinviato a giudizio Aniello Aliberti, 48 anni di Mercato San Severino, Luigi Bove 35 anni di Roccapiemonte, Gerardo Ferrentino 33 anni di Roccapiemonte, il noto imprenditore degli allestimenti fieristici Michele Izzo, 56enne di Mercato San Severino, molto legato al territorio di Roccapiemonte tanto da spingerlo a donare, nel periodo natalizio, una tendostruttura montata a sue spese in Piazza Zanardelli, e ancora Massimo Novaldi 46 anni di Roccapiemonte, Pietro Pagano 74anni sempre di Roccapiemonte, Luigi Rossi 44 anni di Marano di Napoli, Gerardo Sessa 26 anni di Pagani, Giancarlo Sessa 23 anni di Pagani, Gennaro Sicignano 60 anni di Scafati e Adrian Turica 30 anni domiciliato a Mercato San Severino.

Il processo a loro carico avrà inizio nel prossimo mese di aprile nell’aula bunker di Nocera Inferiore. Hanno patteggiato la pena ad un anno e dieci mesi, invece, Carla Arpino 39 anni di Brusciano (Napoli) e di Vincenzo Vitale 55 anni di Baronissi. Gli altri indagati hanno scelto il rito abbreviato, le cui discussioni si concluderanno il prossimo 10 aprile presso il Tribunale di Salerno.

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