Il torrente Solofrana stamane (venerdì 23 febbraio) si è presentato nuovamente invaso da una sostanza bianca non identificata ed altamente schiumogena.
Episodi del genere erano già stati segnalati alle autorità componenti con prelievo di campioni delle acque ma ad oggi la situazione persiste. Stamane a Casali di Roccapiemonte, nel luogo in cui il torrente Solofrana che attraversa il paese è maggiormente visibile, si è presentata una scena già vista e rivista. Un lungo ed impetuoso fiume di schiuma bianca, densa e maleodorante, ha richiamato l’attenzione degli abitanti della zona.
In passato proprio in quel luogo sono state organizzare manifestazioni di sensibilizzazione e di protesta ma ad oggi nulla si è mosso. Molte le abitazioni che si affacciano direttamente sul torrente killer e tanti anche i campi coltivati situati a ridosso delle sponde borboniche del Solofrana. Poche settimane fa al Comune di Roccapiemonte è arrivata l’ennesima comunicazione da parte dell’Arpa Campania ( Agenzia Regionale Protezione Ambientale) che a seguito dei periodici rilievi ha riscontrato , nelle acque del fiume, livelli preoccupanti di cromo.
Di qui anche le ripetute ordinanze del sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria locale, di divieto di utilizzo delle acque per pratiche agronomiche (irrigazione dei campi, abbeverazione delle mandrie) emesse in data 24 luglio e 24 novembre 2017 e 14 febbraio 2018. Ma,nonostante il divieto, il pericolo permane.
L.T.
VIDEO DA FACEBOOK – Renato Carpentieri –