I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno al comando del Capitano Giuseppe Capoluongo hanno apposto i sigilli ad un’area di circa 1.000 mq per inosservanza delle norme ambientali.
Il parcheggio, situato lungo la strada che porta al Centro Sociale di Roccapiemonte, da mesi era stato utilizzato per stoccare temporaneamente importanti depositi di fango e detriti che nella notte tra il 5 e 6 novembre 2017, a causa dei violenti temporali, si erano riversati dai versanti collinari fin nelle strade del paese. In quei giorni il Comune incaricò ben 4 ditte che con escavatori ed altri mezzi ripulirono il paese dal fango e dai detriti che stavano creando notevoli disagi alla circolazione stradale ed impedivano ,in alcuni casi, l’accesso a numerose proprietà private.
Dal Comune arrivò anche la direttiva di stoccare i materiali presso il parcheggio oggi sotto sequestro, in attesa dello smaltimento.L’intera operazione di rimozione dei rifiuti è costata alle casse dell’Ente circa 76.500,00euro. Ora arriva l’inchiesta dei Noe che mirano ora ad accertare i responsabili di un vero e proprio scempio ambientale. I rifiuti risultavano interamente esposti agli agenti atmosferici ed accantonati alla rinfusa in adiacenza al Torrente Solofrana, affluente del fiume Sarno.
Al termine degli accertamenti di competenza, i Militari avendo accertato gravi ed attuali violazioni della normativa ambientale, hanno proceduto al sequestro dell’intera area e deferito al momento i responsabili dell’attività di gestione di rifiuti non autorizzata in area carente dei requisiti previsti dalla legge vigente. L’attività d’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.
Al Comune per il momento le bocche restano cucite ed i dirigenti e funzionari che potrebbero essere coinvolti non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
L.T.