“Mi scuso profondamente”. Così Mario Stanzione, ex candidato sindaco a Nocera Inferiore, cerca di limitare l’eco della notizia pubblicata oggi da La Città che lo vede denunciato dai carabinieri per essersi finto un funzionario della polizia di stato.
Il tutto sarebbe accaduto l’8 dicembre scorso a Cava de’ Tirreni, quando i militari della locale tenenza sono intervenuti su richiesta dello stesso Stanzione che aveva denunciato una possibile truffa ai suoi danni da parte di tre persone che si trovavano in un’altra auto. L’ex candidato a primo cittadino per il gruppo “Populisti identitari”, che sarebe stato in compagnia della moglie, era alla guido di un’auto con la quale avrebbe urtato lo specchietto di una vettura con tre persone a bordo. Alle rimostranze dei tre, Stanzione si sarebbe qualificato come un funzionario della Polizia di Stato, sostenendo anche che il danno patito non era superiore a 50 euro. I tre avrebbero chiesto l’intervento dei carabinieri ma Stanzione avrebbe risposto di seguito al commissariato e avrebbe posizionato sul tetto della sua auto un lampeggiante.
Invece di andare al commissariato, l’imprenditore nocerino li avrebbe portati in una strada chiusa è qui, secondo il racconto degli altri tre protagonisti di questa vicenda, li avrebbe minacciati. Intervenuti i carabinieri, Stanzione fu costretto a consegnare il lampeggiante e il tesserino del Ministero dello Sviluppo Economico rilasciatogli nel 2012. Ai militari Stanzione avrebbe continuato a sostenere di essere in aspettativa e quindi di poter utilizzare il lampeggiante concessogli dal ministero. Nell’auto i militari hanno trovato una mazza da baseball, un regalo per la figlia, secondo l’imprenditore nocerino. Stanzione ora indagato per ricettazione è falso identità. Stanzione attualmente è anche indagato per false dichiarazioni rese al pubblico ministero durante un interrogatorio nella qualità di persone informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sullo scambio elettorale politico mafioso alle ultime amministrative di Nocer Inferiore. In questo interrogatorio avrebbe negato fatti che invece risultavano evidenti nelle indagini dei Ros e della Dda di Salerno. A far emergere la vicenda dell’8 dicembre scorso un articolo pubblicato oggi dalla città a firma di G. V.
Su facebook la dichiarazione di Stanzione: “È giusto che nel bene e nel male sia onesto e sincero! Ho commesso un errore, certo la dinamica è verosimile, ma nn proprio sincera nel racconto. Fui preso dall’ira, ahimè, quando mia moglie fu aggredita dall’altra passeggera (questo purtroppo nn viene descritto nel zelante articolo), nn ci vidi più e sfoderai tutta la mia “maestria” x chetare la faccenda ormai venutasi a creare. Credo che sia stata più di una bravata e spero di giustificare che ‘l’eccesso di difesa’ era x salvaguardare l’incolumità sia di mia moglie Anna De Felice (anch’ella denunciata in concorso) che quella della mia persona. Spero nel trionfo della verità. Saluto tutti e mi scuso profondamente!“.
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