Eseguiti i primi rilievi tecno scientifici sul camion sospettato di aver investito Giuliana Minuto a Torino.
Ieri, per diverse ore, in un parcheggio di San Valentino Torio, la squadra scientifica della polizia municipale di Torino e i carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno repertato alcuni elementi che saranno sottoposti alle indagini anche del Dna della donna travolta giovedì scorso nel capoluogo piemontese. Presente alle operazioni anche l’indagato, il 52enne autista scafatese dipendente della Cms di Nocera Inferiore, accompagnato dal suo legale Sabato Romano. Sequestrato anche il telefono cellulare dell’autista, sottoposto immediatamente alle verifiche con l’acquisizione di alcuni dati e immediatamente restituito al proprietario.
Oggi, poco dopo le 12 ci sarà il conferimento dell’incarico per eseguire l’esame autoptico sul cadavere della 68enne torinese. Alle operazioni parteciperanno l’avvocato Romano e probabilmente anche l’autista indagato. Con questa analisi sarà possibile estrarre il Dna di Giuliana Minuto da confrontare con i resti repertati sul camion guidato dal conducente di Scafati. Da persone a lui vicine, emergerebbero dubbi sulla possibilità che proprio il mezzo della Cms possa aver travolto la donna, visto che in corso Moncalieri a Torino ci sono diversi semafori e la strada è molto trafficata: ci sarebbe stato sicuramente qualcuno che avrebbe fermato o fatto segno al conducente d aver provocato una tragedia, tende a sottolineare chi lo conosce.
Non è da escludersi che l’autista, qualora l’autoarticolato risulti quello che realmente ha investito la vittima, lo abbia fatto senza essersene accorto, essendo l’incidente avvenuto nei pressi di una curva. Sono quindi ore di attesa sia a Torino sia a Nocera e Scafati nella speranza che la verità possa emergere in tempi celeri.
Salvatore De Napoli – La Città
immagini di repertorio