I finanzieri della compagnia di Nocera Inferiore iniziano una nuova operazione di verifiche a tappeto di varie attività commerciali.
Il primo a cadere nella rete dei finanzieri del capitano Raffaele Giannico è stato un “compro oro” di Pagani. Le fiamme gialle hanno riscontrato violazioni alla normativa che regola il settore, recentemente rinnovata, che impone, tra l’altro, l’obbligo di identificazione della clientela. A carico del gestore dell’attività paganese sono state elevate sanzioni amministrative fino 20.000 euro. In pratica, il titolare acquistava oro dai clienti e non annotava l’identità del venditore né teneva puntualmente un registro degli acquisti. La normativa nasce dall’esigenza di evitare la ricettazione di oggetti rubati o rapinati. Infatti, le indagini in tutta Italia hanno messo in evidenza che in attività del genere, quelle gestite da operatori senza scrupoli, si rivolgono anche ladri d’appartamento, scippatori e rapinatori per ricettare la refurtiva. Da ultimo, alcuni di questi negozi sono state utilizzate anche per il riciclaggio di beni provenienti dall’usura, dalle estorsioni e da altri reati gravi. Per questo, l’attenzione dei finanzieri è alta, anche a tutela di chi opera onestamente in questo settore difficile.
I compro oro, infatti,in generale, sono pure utilizzati per rimettere in circolo il cosiddetto “denaro sporco”: il cliente riceve soldi in contanti che provengono dallo spaccio di droga, dall’usura o dallo sfruttamento della prostituzione. Alcune attività agiscono da agenzia di pegni, praticando, però, tasso d’usura in cambio del pegno temporaneo. A questo si aggiunge la non dichiarazione del passaggio dell’oro alla fonderia, eludendo il fisco e facendo così concorrenza sleale a chi opera onestamente nel settore.
Necessario ricordare che dei 453 compra oro ufficiali in Italia, 18 sono nell’Agro nocerino, ma come in tutta Italia se ne contano di fatto oltre settemila, anche l’Agro nocerino il numero di acquista oro e preziosi è di gran lungo maggiore, spesso aperti da persone non del posto o locali utilizzati come prestanome. L’attività contro il riciclaggio di denaro sporco da parte della guardia di finanza di Nocera Inferiore continuerà anche per altri esercizi commerciali di tipologia diversa. E così saranno passati sotto la lente di ingrandimento specie quei negozi che hanno pochi clienti nonostante dalla documentazione contabile risultino notevoli incassi, questo specie nei comuni maggiori dell’Agro, tra Pagani e Nocera, dove si sono registrate molte aperture di negozi che ai più appaiono sempre vuoti e che cambiano facilmente proprietà.
Un fenomeno che a Nocera Inferiore fu già riscontrato tra la fine degli anni ’90 e i primi Duemila e, dopo inchieste giornalistiche e controlli dei finanzieri, portò alla sparizione di negozi, alcuni che chiudevano lo stesso giorno in cui uscivano gli articoli su un quotidiano. Ora Nocera vive un nuovo momento drizzante dal punto di vista commerciale e quindi potrebbe attrarre chi ha bisogno di riciclare denaro.
Quanti sono i compra oro nell’Agro e il fenomeno del porta a porta.
Sono 18 i negozi che comprano oro, argento e altri preziosi nell’Agro nocerino. Un numero che tiene conto solo quelli che fanno ufficialmente prevalentemente questa attività senza considerare altri che acquistano o accettano oro in cambio di prestiti. Oggetti preziosi che poi finiscono comunque nel mercato specializzato del riuso o del recupero dei metalli o delle pietre preziose. Va anche detto che in molti dall’Agro nocerino si rivolgono a negozi del genere a Cava de’ Tirreni o a Salerno anche se, tradizionalmente, gran parte di coloro che hanno necessità di vendere l’oro per finanziarsi va a Napoli e, negli ultimi anni, pure nel casertano.
Spesso la scelta di andare fuori zona, specie nel napoletano, è basata sulla convinzione che si ritiene di avere migliori prezzi. In verità, molto scelgono le altre vicine province per motivi di riservatezza, gli stessi che spingono a venire nell’Agro nocerino da altre parti. Attività più o meno ufficiali di “compro oro” ce ne sono quattro rispettivamente a Nocera inferiore, Pagani e Scafati, tre a Sarno, due ad Angri e Nocera Superiore, uno a Castel San Giorgio. Numeri che sono indicativi ma sottostimati. A questi 18, infatti, si aggiungono i commercianti che sia nella vendita sia nell’acquisto fanno il porta a porta o meglio, come si dice in queste zone, il “casa casa”, specie dal napoletano. E ci sono anche gli specializzati nel cambio oro (vecchio per finanziare l’acquisto di nuovi gioielli o mobili d’arredo), ovviamente valutati a prezzi molto bassi per chi vende.
Salvatore De Napoli – La Città