L’ennesimo litigio in una coppia di Santa Lucia si trasforma in tragedia con un nuovo femminicidio. L’assassino, il marito, salvo solo grazie a un intervento chirurgico.
CAVA DE’TIRRENI. Ore 8.15 di ieri mattina. Località Petrellosa della frazione Santa Lucia di Cava de’ Tirreni. In una casa della zona periferica c’è il 49enne barbiere Salvatore Siani e la 42enne moglie Nunzia Maiorano. Con loro i tre figli della coppia, di 15, 10 e quattro anni.
Tra la coppia di coniugi divampa l’ennesima lite, nonostante la presenza del bimbo di quattro anni. Dalle parole si è trascesi. Siani si arma di un coltello da cucina e sferra un fendente alla gola della moglie, poi, un altro, e ancora un altro e un altro ancora. Dopo quelle tre coltellate non danno scampo alla povera Nunzia che stramazza al suolo.
Nunzia urla in modo straziante e I vicini di casa e i familiari della donna sentono le urla e avvertano il 118. In quegli stessi istanti, forse in un momento di lucidità, il barbiere cavese si rende conto di quello che ha fatto ma sveglia la via di uscita più tragica: togliersi la vita. E così, rivolge quell’arma che ha causato la morte della moglie verso di sé e si sferra diverse coltellate al petto e all’addome. L’uomo si ferisce gravemente.
L’ambulanza è arrivata dopo poco ma i sanitari hanno costato il decesso della donna e hanno trasportato all’ospedale di Cava de’ Tirreni il marito: Siani è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza che ha salvato la vita all’uomo. Al pronto soccorso sono arrivati anche i carabinieri della tenenza di Cava de’ Tirreni. In corso le indagini per stabilire anche il grado di lucidità di Siani al momento della lite con la moglie. Per i tre figli la tragedia di aver perso la madre di avere un padre che di fatto perderanno (se sarà confermata dal processo la dinamica dei fatti ricostruiti dai primi elementi d’indagine che vanno verificati puntualmente) e di dover affrontare la vita tra mille difficoltà.
Redazione