Sfiorata la tragedia oggi pomeriggio, poco dopo le 15.00 sulla strada provinciale 104 che collega il comune di Roccapiemonte a Castel San Giorgio.
Un’autoarticolato nel transitare su via Caracciolo è rimasto incagliato sotto il cavalcavia dell’A30 all’altezza dei comuni di Roccapiemonte (lato sinistro) e di Mercato San Severino ( lato destro), perdendo letteralmente il grosso container che trasportava. In pratica il carico si è ribaltato su un terreno sottostante mentre la motrice ha continuato il suo viaggio. Un forte boato ha fatto sussultare i residenti che si sono immediatamente riversati per strada trovandosi nuovamente difronte la scena di sempre, alla quale ormai sono tristemente abituati.
La buona sorte ha ancora una volta assistito i pedoni, al momento dell’incidente nessuno transitava sul marciapiede travolto dal tir. Una fortunata casualità ma sono tanti a chiedersi fino a quando. Purtroppo, nonostante il rischio continuo, nessun provvedimento è stato adottato dagli enti competenti per scongiurare il peggio.
Su quel tratto è vietato il transito ai mezzi con un’altezza superiore ai 4 mt, tuttavia non è la prima volta , come denunciano i residenti della zona, una sorta di triangolo maledetto tra i comuni di Rocca,Mercato San Severino e Castel San Giorgio, da sempre abbandonati a loro stessi, che si verifica l’accaduto.
Episodi analoghi si erano verificati nell’agosto 2012 ,nel marzo 2014 e nel maggio 2017. Stessa scena, stessa dinamica e fortunatamente nessun danno alle persone.
Qualche mese fa furono installati, in entrambe le direzioni, due portali limitatori di sagoma, uno tra i comuni di Roccapiemonte e Mercato San Severino e l’altro tra i comuni di Castel San Giorgio e Mercato San Severino.
Peccato che le installazioni, risultato di una conferenza di servizi tra i 3 comuni, la Provincia e le Autostrade Meridionali, durarono pochissimi giorni.
In meno di 48 ore furono divelte e travolte da i tir, rivelandosi un vero buco nell’acqua.
Intanto il pericolo persiste e purtroppo sono in tanti a ritenere che fino a quando non ci scapperà il morto non saranno adottati provvedimenti risolutivi.
Luisa Trezza
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