Il passato ed il futuro di una linea ultracentennale.
Il trasporto su strada ferrata da Napoli a Salerno, relativo alla linea storica, ha subito una grossa involuzione nel tempo. Negli anni ’90, quindi alla fine del secolo scorso, Nocera Inferiore aveva una centralità su questa linea da fare invidia anche alla stessa Salerno. Intercity, interregionali e regionali, i treni che solcavano l’antica tratta e che puntualmente fermavano nella città capofila dell’Agro – nocerino. Volendo andare indietro solo di alcuni decenni, la centralità risultava essere anche maggiore. Qualcuno racconta che ci si fermava a Nocera Inferiore, moltissimi anni fa, perché era necessaria la “spinta” per salire verso Cava de’ Tirreni. Comunque sia, per motivi tecnici o per motivi commerciali, i nocerini e quindi tutto l’agro, usufruivano di un servizio di tutto rispetto.
Oggi, tale tratta storica risalente al 1844 prima dell’unificazione d’Italia e quindi già presente nel Regno delle Due Sicilie, vive un’inversione di rotta. I treni in circolazione sono per la maggior parte metropolitani, cioè fermano in tutte stazioni. La stazione di partenza di questa “megametropolitana” all’aperto è quella di Campi Flegrei e quella di arrivo è la stazione di Salerno. I convogli più veloci o quelli che prima attraversavano la linea storica (detta anche linea via mare), sono stati dirottati sulla nuova linea Monte Vesuvio che collega Napoli a Salerno. Quindi città storiche come Portici, Torre Annunziata, Pompei, Nocera Inferiore, sono state completamente tagliate fuori dalla linea veloce, ritrovandosi in poco tempo immerse in un collegamento lento e a volte tortuoso, tra ritardi e sospensioni della tratta. Probabilmente, di questa linea, si pensa di farne una metropolitana leggera. Un progetto non tanto segreto e che più volte è stato reso noto. La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti: i treni metropolitani ne sono la prova.
Ora bisogna solo capire se c’è la volontà politica dei sindaci del comprensorio dell’Agro nocerino – sarnese e del vesuviano, di invertire la rotta, o per meglio dire, di ritornare all’utilizzo di treni più veloci sulla linea storica. Due attualmente i comitati dei pendolari nati da una recente rottura, due le visioni: una che va verso il rafforzamento del trasporto locale con più treni e l’altra che va verso il recupero della centralità della stazione di Nocera Inferiore con treni diretti per Napoli e Salerno. Recentemente il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato ed alcuni assessori e consiglieri (di maggioranza e minoranza), oltre alla rappresentanza del gruppo pendolari della linea storica Nocera, hanno incontrato il presidente della IV Commisione Trasporti della Regione Campania Luca Cascone. All’incontro erano presenti anche dei membri di Tenitalia, Rfi ed Acamir. In rete su Facebook è stato pubblicato un lungo resoconto, dal quale si evince, in sintesi, la necessità di ritornare almeno in parte al vecchio programma ferroviario del 5-02-2014. Orario che vedrebbe percorrere la linea storica da treni locali e treni più veloci. A fine mese è previsto un altro incontro.
Una riflessione però va fatta. Qual è il disegno politico sulla linea storica? Quale strategia gli organi preposti hanno messo in campo per il futuro di questa antica linea ferroviaria? Quali possibilità ci sono che Nocera Inferiore possa usufruire anche dei servizi della linea Monte Vesuvio, tipo la creazione di una propria stazione ferroviaria? Domande alle quali solo la politica locale potrà dare delle concrete risposte. E mentre si attendono sviluppi in merito, i pendolari subiscono gli eventi.
gc