XXV Edizione di AGRO MONUMENTI PORTE APERTE
L’appuntamento di domenica prossima tiene viva una iniziativa cominciata venticinque anni fa dall’Arkeoclub di Nocera che decise di presidiare con i suoi soci i principali monumenti del territorio, seguendo così l’esempio di “Napoli 99”. Oggi come allora il ricco catalogo del nostro patrimonio culturale comprende siti di straordinario interesse che, partendo dalla colonizzazione greca della Campania, arrivano a ridosso dell’età contemporanea.
A Nocera Superiore il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore continua ad rappresentare un punto ineludibile del percorso di visita, che affida alle colonne prelevate dal foro cittadino la narrazione della vicenda plurisecolare di Nuceria Alfaterna, distrutta da Annibale nel 216 a. C. e ricostruita più bella e più grande di prima per decreto del Senato romano. Alcuni dei capitelli, di marmo pentelico, provengono dalle stesse cave da cui Atene prelevò i marmi del Partenone. Dal sagrato dell’edificio sacro lo sguardo si volge ad occidente verso la collina del Parco, alle cui pendici una corona di monasteri sembra che voglia proteggerla.
Il più antico di loro, dedicato a Sant’Antonio, ospita il Museo Provinciale dell’Agro coi fantastici reperti della Tomba XXXII che continuano a parlarci della nascita di Nocera, il cui nome rinvia alla “città nuova” che segnò la rivolta della popolazione residente che respinse la soffocante morsa esercitata dagli etruschi a nord e dai greci a sud. Da qui si scorge l’edificio maestoso del Gran Quartiere borbonico, meglio noto con l’improprio nome di “caserma rossa”, che si avvia a raccogliere reperti archeologici di tutta la regione e segnatamente da Pompei che era il porto della Nocera di età classica.
La giornata culturale otrepasserà lo stretto ambito di Nocera per raggiungere il Santuario della Madonna delle Galline a Pagani e da lì raggiungere il sagrato dell’Abbazia di Santa Maria Maddalena in armillis che custodisce sull’altare maggiore il polittico finalmente restituito, grazie a Salvatore Silvestri, alla mano di Giovan Lorenzo Firello che lo impreziosì con l’azzurro dei costosissimi lapislazzuli donati alla chiesa dal Sindaco Mizio Desiderio. Le guide che presidieranno i vari edifici guideranno i visitatori più esigenti nei luoghi meno conosciuti del territorio.