Una clamorosa decisione.
Un esposto anonimo sulla scrivania di padre Pietro Isacco, rettore del monastero di San Francesco e Sant’Antonio sarebbe alla base della chiusura del presepe. L’esposto anonimo conterrebbe la descrizione della mancanza di manutenzione nei locali che ospitano il presepe e di converso il frate onde evitare la visita delle forze dell’ordine avrebbe chiuso la struttura per effettuare la manutenzione all’impianto elettrico e piccola manutenzione ordinaria.
Seguiranno aggiornamenti.
a.r.